L'artista Coreano 'Park Eun Sun', presso l'Accademia di Belle Arti di Roma
L'artista Coreano 'Park Eun Sun',  presso l'Accademia di Belle Arti di Roma

Park Eun Sun: un amore infinito tra Italia e Corea

L'artista Coreano 'Park Eun Sun',  all'Istituto delle Belle Arti di Roma
L'artista Coreano 'Park Eun Sun',  all'Istituto delle Belle Arti di Roma

Se Colonne Infinite è l’ultima mostra di sculture di Park Eun Sun, Amore Infinito è il suo legame con Pietrasanta in Toscana dove sta costruendo il suo nuovo grande atelier.

Incontro questo artista coreano all’Accademia di Belle Arti a Roma dove stava raccontando la sua esperienza di artista (e di vita) a giovani studenti del corso di scultura di Oriana Impei.

Oriana è una professoressa ma soprattutto una donna molto generosa con un senso quasi orientale del vivere in armonia: ama gli studenti, ama i piccoli borghi, come quello di Rocca Santo Stefano di cui è Town Ambassador, ma ama anche il travertino romano, una pietra alcune volte sottostimata. Tra gli altri relatori della giornata hanno catturato la mia attenzione anche il Dr. Giuseppe Marucci  Dirigente Ispettore Tecnico del Dipartimento per la programmazione del MIUR  Ministero  dell’Istruzione  dell’Universita’ e della Ricerca  e il Dr. Kang dell’Istituro culturale coreano.

Park è un artista coreano che dentro di sé ha la forza d’animo orientale tipica di chi ha un sogno da raggiungere, l’asprezza della pietra e la poesia del saper vivere italiano.

L’occasione dell’incontro è stata la celebrazione dei 140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Corea, alla presenza dell’addetto culturale dell’ambasciata coreana a Roma. E per me era anche l’idea di conoscere meglio questo paese dopo che sono stata travolta dalla cultura coreana per un mese durante le riprese di ‘My name is Maria’ con Jennie Kim che ha preso il posto di mia figlia per qualche giorno.

Se qualcuno ha visto delle grandi colonne elaborate, moderne ma classiche, di fronte al Colosseo o alla Bocca della Verità, allora già conosce Park Eun Sun. La mostra si intitolava “Colonne Infinite” (curata da Leonardo Contini) e comprendeva cinque imponenti sculture in marmi policromi, tra cui una spettacolare colonna alta quattordici metri, in tre luoghi simbolici del centro storico di Roma: il Tempio di Venere, Piazza della Bocca della Verità e il Septizodium, presso il Circo Massimo.

L'artista Coreano 'Park Eun Sun',  all'Istituto delle Belle Arti di Roma

Park può essere considerato come lo scultore delle colonne che però diventano un elemento artistico finito. Le colonne richiamano una forma classica tipica dei templi e dei grandi edifici romani ma sono rilette in chiave contemporanea. Sono dissacrate rompendo le pietre e sono poi adorate ricomponendo le pietre in modo artistico in forme che riportano all’infinito.

Le colonne di Park sono senza limiti: partono da piccoli gioielli e arrivano a dimensioni maestose che si confrontano con la Colonna Traiana.

“compio gesti dissacratori rompendo la pietra, ma poi studio i pezzi e li ricompongo donando loro altri simboli e valori. All’inizio è stato difficile da spiegare: le persone, ad esempio, si abituano ai sapori di un certo piatto del cuore e trovano difficile assaggiare varianti. Così con il marmo: siamo talmente circondati da bellezza antica che non pensiamo possibile ricreare bellezza nuova. A me la classicità mi ispira ma non mi interessa copiarla. Ognuno deve trovare il proprio talento unico da trasmettere al mondo”.

Rispondendo alle domande degli studenti, Park racconta la storia del suo primogenito che aveva la sua stessa tendenza a disegnare, una passione che ha contrastato per non far soffrire il figlio come avevano fatto lui e sua moglie prima che diventasse famoso. Così suo figlio è diventato ingegnere obbedendo ai consigli del padre ma con la promessa (minaccia) che prima o poi tornerà ad esprimersi in senso artistico.

Eppure, a me Park ha ricordato gli ingegneri quando ha raccontato il modo in cui scompone e ricompone le sue grandi sculture per permettere di essere spostate in modo facile, o quando deve preparare i disegni per i collaboratori e per l’uso di macchine di taglio. Sono un ingegnere, ho avuto uno studio di ingegneria con mio marito e il suo modo pragmatico di affrontare gli aspetti pragmatici legati alla gestione delle opere d’arte mi ha ricordato i processi organizzativi che studiavamo per il cantiere.

Forse suo figlio è molto più in sintonia con la profondità del carattere di Park di quanto non appaia ad un primo sguardo.

La conclusione della giornata è stata di Oriana Impei che ha invitato tutti ad una sessione artistica dentro una cava di travertino a Tivoli per promuovere e far conoscere sempre di più questa maestosa pietra romana.

Chissà che la nostra Rocca Santo Stefano non possa diventare la Pietrasanta del Lazio?

Magari è un sogno, ma io la seguirò in questa sessione in cava per ritrovare e raccontare lo spirito creativo dei giovani alla ricerca del ‘proprio talento unico’.

 

L'artista Coreano 'Park Eun Sun',  all'Istituto delle Belle Arti di Roma

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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