Inseguendo l’avventura di Jennie in Italia (nella puntata ‘My name is Maria’), Rolando ed Elisabeth sono arrivati nel nostro agriturismo Donna Vittori a Paliano e abbiamo trascorso 2 indimenticabili giorni insieme.
Maria sapeva tutto, ma io non avevo capito che questa coppia di americani dal New Jersey sarebbe venuta in Italia proprio per conoscere noi. In realtà la loro vacanza è durata una settimana: 3 giorni in Toscana e 3 in Ciociaria solo per stare con noi.
Praticamente il viaggio coincideva con il compleanno di Elisabeth e noi in un certo senso siamo state il suo regalo.
“Amiamo le serie TV coreane e ci siamo innamorate di My name is Gabriel, soprattutto della puntata in cui c’era Jennie Kim che viveva la vita di Maria. Anche noi abbiamo dei figli di questa età e ci siamo ritrovati in tante frasi che sono state scambiate tra la ‘mamma Claudia’ e la figlia Maria-Jennie”.
Conoscevamo molte cose di noi attraverso le puntate che sono state molto ‘intime’, e mi hanno trattata come una amica. Anzi: una amica speciale. Mi sono subito entrati nel cuore ed è scattato il desiderio di accoglierli nel miglior modo possibile.
Sono arrivati in una bella domenica di novembre quando tutti stavano mangiando in giardino al sole autunnale e la prima cosa che hanno chiesto è stata ‘uno spritz’. La cosa mi ha un po’ sorpreso perché gli stavamo dando una pizza, ma poi ho capito tutto e mi hanno raccontato: “non conoscevamo lo spritz, ma abbiamo visto che gli italiani lo gradiscono molto e così abbiamo deciso che il nostro primo spritz lo avremmo bevuto proprio da Donna Vittori preparato da Maria”.
Rolando ed Elisabeth sono originari di El Salvador, ma vivono in USA da quando avevano 17 anni. Elisabeth ha due figli grandi da un precedente matrimonio e poi hanno avuto un ragazzo insieme che ora è al college a studiare medicina.
Conoscendoli meglio ho scoperto che Elisabeth è una provetta cuoca e aveva rifatto tutte le ricette degli gnocchi e dei fini fini (la pasta tipica della Ciociaria) che sono raccontate nelle puntate, ma non la pizza che nella sua versione completa richiede il forno a legna e, soprattutto, le nostre farine di grani antichi. Però sono stati fortunati perché era una domenica dedicata alle esperienze di pizza, ed hanno potuto fare proprio quello che Jennie faceva fare ai turisti durante la puntata.
Dopo una lunga passeggiata attraverso i campi, mentre noi terminavamo la riorganizzazione dopo l’evento, ci siamo seduti insieme per chiacchierare un po’ e mi sono sentita avvolta da un grande calore umano.
Abbiamo cenato insieme e abbiamo iniziato a scambiarci ricette italiane ma, soprattutto, a conoscerci meglio.
Pensavo che i primi ‘turisti di Jennie’ sarebbero stati dei giovani fan, ho ricevuto tantissimi messaggi sui social da persone che vivono in paesi asiatici, e non mi sarei mai aspettata una coppia americana vicini alla mia età.
Il secondo giorno era il compleanno di Elisabeth e mentre erano in gita a Isola del Liri, le abbiamo comprato una torta e apparecchiato la tavola in modo speciale, degno di amici che ti vengono a trovarci da lontano.
Maria le ha insegnato a cucinare la sua famosa carbonara ed eravamo tutti insieme in cucina per fare riprese in modo che non dimenticassero i passaggi della ricetta romana, che forse è quella più distorta nella cucina internazionale! (Ricordiamoci che ai romani non si può toccare la carbonara a cui è stato addirittura dedicato un giorno: il Carbonara Day!!).
Una bellissima cena insieme a tavola e la torta con le candeline per suggellare l’evento.
Il giorno dopo, Elisabeth e Rolando sono andati a visitare Villa d’Este a Tivoli e il pomeriggio a passeggio ad Anagni e a fare la spesa ad un caseificio artigianale. Non avevano mai assaggiato la mozzarella di bufala o il Cacio di Morolo, quello affumicato: sono impazziti
La sera ci siamo ritrovati ancora una volta in cucina per un assaggio delle famose tortillas de El Salvador. Questa volta eravamo a parti invertite: cucinava Elisabeth e noi imparavamo!
Dopo la partenza di Elisabeth e Rolando ho iniziato a provare strane sensazioni e a pensare che ho sempre parlato di turismo esperenziale, di raccontare storie, ma non avrei mai potuto immaginare che l’ultima frontiera dell’esperienza turistica sarei stata proprio io!
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