San Pancrazio: da Roma a Londra passando in Germania e Terra Santa

San Pancrazio: da Roma a Londra passando in Germania e Terra Santa

Il 12 maggio si festeggia San Pancrazio, il protettore dei Giovani di Azione Cattolica e il co-protettore dei Cavalieri Teutonici, un antico ordine monastico-militare e ospedaliero nato in Terrasanta ai tempi della terza Crociata per assistere i pellegrini dalla Germania. Il loro nome per esteso è infatti Ordine dei Fratelli della Casa Ospitaliera di Santa Maria dei Teutonici in Gerusalemme.

A Londra la Stazione di St Pancras prende il nome dalla antica Chiesa di San Pancrazio, uno dei primi luoghi di culto cristiani dell’isola di Albione fondato da Sant’Agostino di Canterbury.

A Roma sul luogo del suo sepolcro è stata costruita la Basilica di San Pancrazio da Papa Simmaco ed è il patrono di 29 comuni fra cui Albano Laziale il cui santuario è meta ancora oggi di molti pellegrinaggi.

Ma quale è la storia di un Santo diventato così famoso? 

In realtà San Pancrazio è morto ancora adolescente sotto le persecuzioni di Diocleziano e non ha fatto in tempo a compiere in vita atti miracolosi a parte il modo eroico in cui si è fatto immolare per la fede cristiana.

Pancrazio era nato nel 289 in Asia Minore da genitori ricchi che morirono presto, la madre di parto e il padre quando era ancora un bambino di 8 anni. Con un suo zio arrivò a Roma dove entrò in contatto con la religione cristiana ed entrambi si fecero battezzare.

In quel tempo l’imperatore Diocleziano aveva iniziato a temere gli adepti di questa religione che non riconoscevano la supremazia dell’imperatore. Infatti i Romani erano noti per aver accolto molti altri culti religiosi a cui avevano posto una sola condizione: riconoscere la divinità dell’Imperatore.

I cristiani erano differenti e consideravano l’imperatore un uomo come tutti gli altri e dal 303 Diocleziano iniziò una persecuzione in tutte le terre dell’impero che portò a sterminare circa 15.000 cristiani.

Ci sono molte leggende su San Pancrazio che spesso viene raffigurato in abiti militari, forse perché si supponeva che tutti i ragazzi di Roma abbracciassero la carriera militare o forse per il suo nome, che in greco vuol dire lottatore. Non sappiamo molto.

Per certo dicono che quando fu portato davanti all’imperatore Diocleziano, questi non riuscì a capacitarsi di come un adolescente così bello si fosse infatuato così tanto del Dio Cristiano da preferire la morte ad una vita a corte.

Così il 12 maggio del 304, Pancrazio fu portato al secondo miglio della Via Aurelia dove al tramonto venne decapitato. Aveva soli 14 anni. Subito dopo la morte la matrona romana Ottavilla raccolse il corpo e la testa e li seppellì in una catacomba scrivendo “Hic decollatus fuit Sanctus Pancratius” (qui fu decapitato San Pancrazio).

Per qualche anno le storie dei martiri andarono nel dimenticatoio ma stranamente le cronache ci dicono che già nel V secolo la tomba era meta di molti pellegrinaggi al punto che papa Simmaco (498-524) decise di costruire una basilica nel luogo dove era sepolto ed oggi l’altare si trova proprio sopra il sepolcro.

Il culto era così sentito a Roma che Porta Aurelia lungo le mura Aureliane cambiò nome in Porta San Pancrazio.

Una curiosità: San Pancrazio rientra tra i ‘Santi di Ghiaccio’ ossia i santi dell’ultimo freddo celebrati tra l’11 e il 14 maggio. In questi giorni di maggio, infatti, si possono verificare abbassamenti di temperatura soprattutto in Europa centro-settentrionale e ci sono molti proverbi a tal riguardo e questi eventi climatici furono studiati anche da Galileo Galilei.

Comunque gli allevatori inglesi non tosano le pecore e i contadini francesi aspettano questi giorni prima di seminare il raccolto.


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

Iscriviti alla Newsletter

Scopri un territorio attraverso le emozioni di chi l'ha raccontato in prima persona.