Le celebrazioni iniziano il Giovedì Santo con la visita ai Sepolcri dove ogni chiesa allestisce un proprio altare adornato con grano e con fiori. I fedeli devono visitare un numero dispari di chiese.
La processione del Venerdì Santo che si svolge ogni anno a Orte viene chiamata anche la Processione del Cristo Morto, ed è la più antica d'Italia. Le sue origini risalgono al 1200 e la tradizione si tramanda da secoli con una processione nella città antica illuminata da fiaccole.
Il venerdì è il giorno della penitenza che viene rappresentata con una processione molto particolare alla quale partecipano le 7 Confraternite presenti nel paese. Ogni confraternita ha una sua chiesa di riferimento mentre tutti i simboli e gli attrezzi della processione sono raccolti e raccontati nel Museo delle Confraternite di Orte che si trova nella sagrestia della chiesa di Santa Croce.
Un luogo che nel medioevo era un ospedale.
Le Confraternite si distinguono per i colori delle tuniche e dei cappucci e per le croci e i simboli della Passione che mostrano. Si chiamano del Santissimo Sacramento, di Santa Croce, della Misericordia, della Trinità, di San Pietro, di Santa Maria Le Grazie, di Sant’Antonio Abate, del Santissimo Rosario e della Madonna del Santissimo Rifugio dei Peccatori o dello “Stendardino”.
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Foto di Liviana Lattanzi[/caption]
Il venerdì che precede la Pasqua, i gruppi si incontrano nella piazza del centro storico per dare vita ad una processione che attraversa l’intero paese.
Le sette confraternite partono dalle rispettive parrocchie e nel tardo pomeriggio raggiungono la Chiesa Madre di Santa Croce dove nel vicino museo si trova la bara e gli altri simboli della tradizione. Parte poi la processione con la bara del Cristo Morto, sorretta da 14 uomini, che sfila seguita dalla Macchina della Madonna Addolorata, sorretta da 8 persone.
La bara risale al 1626 e rappresenta un raro esempio di arte barocca così come il piedistallo (o macchina da processione) adornato da angeli che sostiene la Madonna Addolorata.
Le Confraternite sfilano scalze, incappucciate e con catene ai piedi, portando croci e compiendo i gesti della penitenza mentre sorreggono croci di legno e altri simboli. Altre figure importanti che partecipano al corteo sono la Veronica, la Maddalena che compongono le tre Marie piangenti.
Una volta arrivate in Piazza della Libertà, le confraternite si dispongono attorno alla bara del Cristo formando una figura a forma di cuore attorno alla bara, mentre viene intonato il canto del Miserere. Il cuore è messo in risalto dalle fiaccole che brillano nella notte della processione e contribuisce a rendere molto suggestivo l’intero spettacolo.
Poi, il corteo entra nella Chiesa Madre, dove viene intonato il canto della Stabat Mater.
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Foto di Claudio Cardinali[/caption]
Al termine, i confratelli distribuiscono tantissimi fiori, che vengono conservati dai fedeli. Conclusa la processione, viene spezzato un grande pane, che viene chiamato Pane della Solidarietà, che viene condiviso tra tutti i partecipanti. Uno spettacolo unico che ogni anno attira centinaia fra fedeli e curiosi nel centro di Orte.
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