incontri a Castro dei Volsci
incontri a Castro dei Volsci

Un compleanno speciale da cittadina italiana a Castro dei Volsci

Per Pat Maykowski, martedì 29 novembre sarà un compleanno veramente speciale festeggiato da cittadina italiana nella amata Castro dei Volsci, uno dei borghi più incantevoli della Ciociaria.

Patrizia è una solare signora americana dell’Ohio originaria della Ciociaria, precisamente la mamma veniva da Castro dei Volsci e il padre da Ceccano. Non ha mai dimenticato le sue origini italiane e durante il Covid lei e suo marito hanno lavorato per ottenere la cittadinanza italiana.

Suo marito Bill invece è di origine polacche (come si può intuire dal cognome) ma ama l’Italia e si diletta a parlare italiano.

Li abbiamo incontrati fra i vicoli di Castro dei Volsci, dove eravamo andate ad ammirare il monumento alla Mamma Ciociaria e a far vedere alla mamma di Roberta tutta la Ciociaria dalla famosa terrazza sulla antica rocca.

Confalone di Sant'Oliva

Una magnifica giornata di sole dopo giorni di pioggia intensa, con un’aria cristallina che ci ha permesso di abbracciare un panorama che va da Paliano fino a Montecassino. Resta esclusa solo la bellissima Val di Comino, nascosta da una prima fila di monti, mentre sullo sfondo le montagne abruzzesi sono già coperte di neve.

Appena incrociati, questo sorridente uomo brizzolato ci saluta con un ‘buongiorno’, dall’accento inconfondibilmente americano, al quale rispondiamo con un ‘good morning, where are you from?”.

Un po’ sorpresi, Bill e Pat rispondono ed iniziamo a conoscerci meglio. Da ottobre fino a gennaio hanno deciso di vivere a Castro dei Volsci affittandosi una casa nel centro storico e andando a scoprire questa magica regione italiana.

Si sono conosciuti da ragazzi a Sharpsville in Pennsylvania e si sono sposati all’età di 19 anni, ed ora hanno superato i 60 anni di vita matrimoniale. Allora la comunità di italiani era molto numerosa e tutti avevano un forte legame con i paesi di origine tanto che venivano riproposte le processioni e feste religiose italiane.

Per Pat e Bill la festa più grande era quella di Sant’Oliva, protettrice di Castro dei Volsci e degli emigrati. Avevano preparato un gonfalone con l’immagine della santa, e il nome del loro paese Sharpsville, che portavano in processione durante la festa della patrona.

Con l’andare degli anni, la partecipazione alle celebrazioni italiane è diminuita e molti ragazzi delle nuove generazioni non hanno continuato le tradizioni locali. Il gonfalone di Sant’Oliva rischiava di marcire in un magazzino in USA e allora lo hanno riportato a Castro dei Volsci, dove oggi si può ammirare nella teca dedicata alla santa.

Quello dell’attrazione e del coinvolgimento dei giovani è uno dei maggiori problemi da affrontare per mantenere il legame fra i borghi italiani e i loro discendenti.

Castro dei Volsci ha avuto per molti anni un legame particolare con i suoi figli all’estero, tanto che l’inno della Ciociaria è stato scritto dal maestro Polidori originario proprio di questo incantevole borgo.

Per questo non è raro incontrare americani e canadesi lungo i vicoli del centro, ma anche per questo è importante chiacchierare e conoscerci meglio per poter costruire nuovi cammini per i giovani.

A Pat e Bill i nostri auguri. E abbiamo consigliato di andare a provare la cucina di Ben di Villa Inglese a Picinisco dove si possono degustare dei piatti fusion che sono un ponte fra Italia e mondo anglosassone.

Perché è tempo di sperimentare nuovi ponti in ogni campo culturale!

 

incontri a Castro dei Volsci
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Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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