

Dopo la scoperta della bellezza del teatro amatoriale in dialetto, come potevo mancare lo spettacolo della Compagnia Amici del Curato a Segni per i festeggiamenti di San Bruno?
Non per nulla mio marito era un Vittori e lo spirito segnino ha permeato la nostra vita, per cui ho aspettato il tramonto e sono andata a vedere Jo Puzzo a Segni.
Arrivo in una piazza Santa Maria ancora non piena e mi sorprendo delle poche sedie, mi siedo sui gradini della cattedrale cercando un posto proprio di fronte al palco e inizio a godermi lo spettacolo.
Ma non lo spettacolo teatrale, che iniziava un’ora dopo, quello dei segnini che piano piano popolano la piazza portandosi le sedie da casa: scene che mi hanno portato indietro di molti anni. Alcuni si sono portati le poltroncine da campeggio per essere veramente comodi, mentre alcuni ragazzi hanno sistemato le panche della chiesa per le signore anziane. I più furbi si sono portati solo i cuscini da mettere sul marmo dei gradini della cattedrale (la prossima volta lo faccio anch’io!)
Dietro di me tantissimi giovani che ridevano e gruppi di segnini che già commentavano lo spettacolo prima ancora che cominciasse, così ho potuto conoscere tutto il back stage e i giovani attori (senza averli ancora visti). Alcuni ragazzi raccontavano di come la domenica avrebbero sfilato in costume portando un antico stendardo di Segni che era stato ritrovato in una cantina.
Quando la piazza è diventata stracolma e il buio è calato, si sono spente le luci della piazza e si sono accese quelle del palco dove è salito un giovane vestito da prete (con il colletto aperto) e due signore vestite di celeste. Mi sono domandata subito se fosse un attore per il suo fisico così abbronzato e la disinvoltura sul palcoscenico, ma non appena ha iniziato a parlare ho capito subito che era un vero prete: Don Daniele che è anche l’ideatore della Compagnia Amici del Curato nata 10 anni fa.


Il testo che hanno scelto racconta la vera storia dell’arrivo della fontana pubblica a Segni nel 1937, proprio quando le persone sfinite dalla siccità iniziavano a discutere di fare un pozzo nel mezzo del paese.
La musica del gruppo Trick Ballack sul palco raccontava e commentava quello che accadeva a Segni fra le persone, un po’ come un coro greco. Mentre il pubblico commentava in diretta e mi informava di tutte le storie e i pettegolezzi segnini, quelli passati e quelli attuali.
Il palco si è riempito anche di bambini, giovani attori in erba che recitavano in dialetto e la loro emozione era palpabile dal rosso delle guance e dagli sguardi spersi. Ma alcuni hanno dimostrato una spigliatezza quasi professionale! Don Daniele ha recitato ben 2 parti e ho capito l’amore per il teatro e la fondazione di questa compagnia.
Da notare che un giovane segnino faceva la parte del prete sul palcoscenico !
Al termine dello spettacolo sul palco si potevano contare quasi 40 persone e al momento dei saluti finali ognuno è salito con un palloncino bianco in onore della maestra Michela che aveva scritto il testo ma che era scomparsa improvvisamente.




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