Colleferro Capitale dello Spazio si percepisce subito.
Entrando a Colleferro, sulla prima rotonda si vede un razzo e una scultura che rappresenta la fiamma che esce dal razzo quando viene lanciato dalla terra verso lo spazio. Poi si vedono tre archi in mattoni che rappresentano sia la storia antica del castello che quella del Novecento della chiesa di Santa Barbara dell’ingegnere Morandi.
Ma perché proprio un razzo?
Perché Colleferro è la sede di una delle aziende tecnologiche spaziali più avanzate del mondo: l’Avio Spa. Avio è una società quotata in borsa che nasce fondamentalmente dalla fusione di due grandi imprese italiane che operavano nell’aeronautica e nella difesa: la Fiat Avio e la BPD.
Si può dire che se la storia della BPD – Bombrini Parodi Delfino è coincisa in gran parte con la storia di Colleferro, che è nata ufficialmente nel 1935 proprio da una visione del suo fondatore il senatore Leopoldo. Se la BPD è stata il passato di Colleferro, la Avio è il futuro.
È questa impresa che ci fa ancora sognare di essere i protagonisti della scena industriale italiana nel settore dell’alta tecnologia. E lo siamo veramente. A Colleferro si fanno parti del lanciatore Vega e dell’Arianne, il razzo Europeo nato per mettere in orbita i satelliti.
Un po’ di informazioni per chi non conosce la materia. Avete presente tutto lo sviluppo dei telefonini? Il navigatore in macchina che ci guida dove vogliamo? La guida senza conducente delle automobili?
Bene, tutto questo è possibile grazie a dei satelliti che sono posizionati nello spazio e che girano attorno alla terra su una orbita. Ci sono circa 7.000 satelliti che sono stati lanciati a partire dagli anni '50 anche se molti non sono più operativi e vengono definiti ‘spazzatura spaziale’. Infatti oggi solo 1 su 7 è attualmente operativo.
Ma la ‘spazzatura spaziale’ non è composta solo da satelliti inattivi ma anche da centinaia di migliaia di detriti dalle dimensioni di un chicco di grandine e da milioni di scaglie proprio come le isole nell’oceano. Sembra quasi che si ripeta sempre la legge dell’universo: come in terra così in cielo.
[caption id="attachment_44686" align="center-block" width="1920"] L'astronauta Yuri Gagarin[/caption]
L’importanza dello spazio e delle imprese spaziali
Il termine ‘grandi imprese’ è strettamente correlato alla storia dell’uomo. La grande impresa di superare le ‘Colonne d’Ercole’, ossia di attraversare lo stretto di Gibilterra e arrivare nell’oceano Atlantico. La grande impresa di conquistare la vetta più alta del mondo. La grande impresa di abitare nei luoghi più inospitali come la base al Polo Sud nell’Antartide.
Cinquanta anni fa, nel 1969, l’uomo sbarcava sulla luna e compiva l’ultima grande impresa degna di passare alla storia. Americani e Russi si sono sfidati per anni per la supremazia dello spazio che era una metafora della supremazia sulla terra.
Chi ha una certa età come me ricorda il cane Laika, il compagno Yuri Gagarin e il comandante Neil Armstrong?
La prossima impresa forse sarà l’arrivo su Marte e la creazione di una colonia su questo pianeta rosso, e già una retorica di propaganda circola in molti giornali. Nel frattempo la Cina si è inserita nelle grandi imprese e nel 2019 è sbarcata sul lato oscuro della luna.
Arianne e il ruolo dell’Europa nelle imprese spaziali
Se USA e Russia si sfidavano, l’Europa avviava la sua politica dell’Arianne (dal mito del filo di Arianna) fatta di tanti piccoli passi che però la hanno resa una pedina importante nel settore spaziale.
L’Europa è diventata il principale lanciatore di satelliti nello spazio grazie al programma Arianne, una famiglia di razzi lanciatori realizzati da imprese riunite nel consorzio Arianne di cui fa parte anche l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana. Una supremazia possibile anche grazie alla base di lancio che si trova a Kourou in America del Sud, vicino l’equatore, nella Guyana Francese.
L’ultimo arrivato è il lanciatore Vega, della famiglia dei lanciatori Arianne.
Fra le imprese che fanno parte del consorzio Arianne, quella italiana è l’Avio di Colleferro. È proprio in questo stranissimo paese poco a sud di Roma che si studiano e si realizzano le parti propulsive del Vega, e quindi dell’Arianne.
“Stranissimo” perché Colleferro è un paese del Novecento inserito in un’area che affonda le sue radici addirittura in un tempo prima dei romani. Colleferro per le sue caratteristiche uniche ha vinto il premio Città della Cultura del Lazio nel 2018.
E come protagonista anche del prossimo millennio, l’impresa Avio ha sviluppato e produce i motori a propellente solido dei primi tre stadi del lanciatore e il modulo propulsivo del quarto stadio.
Comunità Città dell’Arianne e Colleferro Capitale dello Spazio nel 2021
Dal 1988, tutte le città dove si risiedono imprese che producono componenti del lanciatore Arianne sono riunite in un network chiamato CVA – Comunità delle Città dell’Arianne.
Nella rete fanno parte Augsburg (Augusta), Lampoldshausen e Bremen (Brema) in Germania, Bordeaux, Toulouse, Vernon, Evry-Courcouronnes, Les Mureaux, Mulhouse e Cannes per la Francia, Charleroi e Liegi per il Belgio e Siviglia per la Spagna. Oltre ovviamente alla base di lancio a Kourou nella Guyana Francese.
Grazie a questa rete è stata avviata una rete di scambi culturali fra imprese, istituzioni e studenti delle scuole superiore e universitari. Delegazioni di studenti fra i 15 e i 17 anni, quelli che eccellevano nelle materie scientifiche, hanno avuto la possibilità di fare scambi culturali e viaggi di istruzione nei diversi paesi del consorzio partecipando ad attività scientifiche.
Ogni anno si elegge una Capitale dello Spazio che è anche il rappresentante istituzionale nei vari paesi delle strategie di comunicazione e informazione sul ruolo europeo nella conquista dello spazio e nell’alta tecnologia.
Colleferro è stata nominata capitale dello Spazio 2021 anche grazie al lavoro di un sindaco, Pierluigi Sanna, che ha creduto nel ruolo della cultura come elemento identitario di questa città dal cuore industriale.
Intanto proprio questo anno, nel 2019, a Colleferro si terrà la “Summer School” della Comunità delle Città dell’Arianne. Un passo che definitivamente rimette Colleferro al centro della cultura industriale del nostro paese.
Seguici sui social