Karen Saillant è una cantante d’opera che crea una nuova opera lirica ogni anno e la presenta in prima assoluta in una delle città d’arte più belle d’Italia. Siamo stati a Città della Pieve a fine agosto per vedere la prima di Azaio.
Karen Saillant può essere definita in tanti modi, la sua vita è stata un susseguirsi di iniziative e invenzioni con un tema conduttore: la musica. La musica non è solo quella che ascoltiamo, quella scritta e recitata da grandi interpreti, ma anche quella che ognuno di noi produce quando è in armonia con il proprio corpo.
Studiando le funzioni della respirazione nella vita, seguendo gli insegnamenti di Carl Stough che è stato il suo maestro, Karen è riuscita a togliere suo marito, che era in coma vegetativo, dal polmone artificiale riportandolo ad una respirazione autonoma, un fatto considerato fino ad allora impossibile.
Ma torniamo alla Lirica e alla sua più forte passione: creare nuove opere liriche con professionisti, bambini e giovani. Quest’ anno ha selezionato 16 giovani cantanti a Philadelphia e un basso dall’Inghilterra per poter cantare e recitare in AZAIO, una storia originale scritta da Karen Saillant e Christian Bygott (il figlio più giovane) per celebrare il 450esimo anniversario della nascita di Shakespeare e il 180 anniversario della morte di Samuel Taylor Coleridge.
Ma che cosa è IOT? International Opera Theater! Nasce nel 2003 con due sedi, Philadelphia e Città della Pieve, secondo le due anime di Karen che si dividono fra l’Italia e gli Stati Uniti. IOT cerca di recuperare il ruolo della spontaneità nell’opera, come era nelle tradizionale “commedia dell’arte” del Rinascimento italiano, quando l’opera fu creata a Firenze dal Camerata.
Azaio è la terra dei sogni e della fantasia, un luogo segreto dentro ognuno di noi che ci collega alla nostra creatività, un luogo popolato da personaggi bambini. Il ponte che ci collegava ad Azaio, però, si è rotto a causa del disuso, lasciando i bambini soli e dimenticati. Toccherà ad un Marinaio, il famoso Marinaio de “La Ballata del Vecchio Marinaio” di Coleridge, ricostruirlo, e redimere se stesso e tutta l’umanità.
Ma il primo vero Azaio è forse Città della Pieve, il luogo dove l’International Opera Theater presenta ogni anno una nuova opera lirica a fine agosto. Siamo arrivati alla 11esima edizione e questa città magica non ha ancora smesso di far sognare Karen e i suoi amici.
Città della Pieve è conosciuta per aver dato i natali a Pietro Vannucci, detto il Perugino, forse una delle personalità che ha contribuito maggiormente al Rinascimento nell’Italia Centrale.
Era un grande pittore, capace di dipingere persone e paesaggi con luce chiara e una morbidezza insolite per l’epoca, ma è anche stato il primo artista-imprenditore. Il Perugino gestiva due botteghe artigianali, una a Firenze e una a Perugia (sacro e profano), da cui sono usciti artisti del calibro di Raffaello.
Per ricordare quel periodo di grande splendore, ogni anno a Città della Pieve si svolge il Palio dei Terzieri, 12 giorni di gare e contese medioevali per contendersi un Pallium (arazzo) e la gioia di vivere in uno dei luoghi più belli d’Italia, in un paese costruito all’80 % da mattoni di terracotta nel classico colore della Toscana e dell’Umbria.
Ed infine, la ciliegina sulla torta, l’opera si volge nel piccolo Teatro degli Avvaloranti, un gioiello realizzato fra il 1830 e il 1834 dopo qualche “secolo di pressione” esercitato da una locale Accademia Letteraria nata nel 1590 proprio a Città della Pieve.
Gli amanti dell’arte e della musica non possono non andare a Città della Pieve ad assistere ad Azaio! Se avete fortuna conoscerete anche Karen, che avrà sicuramente un sorriso per voi!
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