Il brand Maison Lion nasce come “ex libris”

Il brand Maison Lion nasce come “ex libris”

Quando non esistevano ancora le imprese private con il loro bisogno di darsi un nome ed un logo, le persone raffinate si creavano un proprio logo che apponevano a libri ed oggetti.

La storia degli ‘ex libris’ è poco nota al grande pubblico ma ha un forte fascino fra le persone colte, quelle che sentono di essere speciali e intendono distinguersi. Oggi li potremo definire come gli antesignani dei ‘brand and claim’ che usano le imprese per farsi riconoscere e per suscitare una certa emozione nel pubblico.

In fondo lo spirito non è cambiato e un ‘ex libris’ doveva riassumere in un disegno e in poche parole l’esperienza di vita della persona che lo commissionava. Quindi non era usato da imprese ma da persone reali. Gli esperti di marketing di oggi erano gli artisti/psicologi di allora.

Farsi realizzare un proprio ‘ex libris’ significava spendere del tempo con un artista raccontandogli la propria vita e le proprie passioni, in modo che potesse riassumere in pochi tratti e parole l’essenza del personaggio.

Storicamente nascono con la carta stampata e il bisogno delle prime biblioteche di riconoscere i propri testi mettendo un qualche segno distintivo nella prima pagina bianca dei libri. All’inizio contenevano il nome e poco altro, poi in parallelo alla diffusione dei libri nelle classi borghesi, si evolvono fino a comprendere anche un disegno e un motto. Ai nobili gli stemmi e ai borghesi gli ‘ex libris’.

Queste etichette ‘ex libris’ venivano poi riprodotte con le tecniche della xilografia e calcografia prima, eppoi con quelle della tipografia, litografia e serigrafia. Oggi sono preziose e oggetto di mostre e collezionismo.

Ad un certo punto alcuni di questi ‘ex libris’ cominciano ad assumere un ruolo più ampio. Non più relegati alle prime pagine, escono dai libri e ‘si posano’ su altri oggetti della casa in modo da rappresentare il vero lifestyle di chi lo aveva voluto.

Questo è quello che ha fatto Marika Lion con il suo brand Maison Lion. Marika è una donna colta e raffinata che per anni ha lavorato nelle case d’asta e nell’arte contemporanea in varie parti del mondo. Grazie a questo, ha sviluppato un proprio gusto originale e ha sentito il bisogno di crearsi un proprio ‘ex libris’.

La farfalla in un concetto stilizzato di Art Noveaux della Maison Lion è stata studiata per rappresentare l’eleganza e la libertà che sente ed era inizialmente pensata per il suo piccolo hotel nel Parco delle Dolomiti. Marika ha iniziato a scegliere personalmente tutti gli oggetti dell’hotel marchiandoli con questa farfalla.

Ma era l’inizio di una storia, che ora prosegue e viaggia in un concept di design rivolto alle imprese della moda e lifestyle. Ecco nascere dapprima una collezione di gioielli e una serie di borse “pochette” ispirate all’arte moderna con i colori delle avanguardie, che saranno presenti il prossimo autunno in un importante museo.

Ma è solo l’inizio di una scommessa di un brand nato per l’arte moderna e contemporanea; una farfalla capace di volare intorno alla terra e che cerca partnership manifatturiere per realizzare prodotti licenziatari destinati ad essere originali.


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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