Trivigliano- Festa di SantOliva by Bettiol
Trivigliano- Festa di SantOliva by Bettiol

Il misterioso potere di Sant’Oliva

Sant’Oliva è una di quelle sante che vengono scelte come patrone per le numerose opere miracolose che hanno compiuto: l’ultima nella Seconda Guerra Mondiale.

È la patrona di Trivigliano, Castro dei Volsci, Pontecorvo e Cori. Ma è anche molto venerata a Legowo in Polonia, vicino Danzica per una strana leggenda.

La storia narra che il principe Stanislao cadendo da cavallo in un bosco, si ferì e chiese aiuto suonando un corno. Arrivò in suo soccorso una signora con un ramoscello d’olivo che gli disse di diventare cristiano. Stanislao si convertì e poco dopo arrivò un monaco che lo salvò e lo battezzò. Il principe costruì poi un grande convento dedicato a Santa Oliva.

Dopo qualche anno, i fedeli sentirono il bisogno di avere un legame più intenso con la santa e, nel 1703, i frati polacchi chiesero una reliquia della santa al Vescovo di Anagni che la concedette subito: un pezzetto del braccio.

Il culto si Sant’Oliva si diffuse allora in tutta la Pomerania fino al 1830, quando la geografia di quella parte d’Europa cambiò totalmente con la nascita della Prussia.

La reliquia allora scompare e si perdono le tracce del culto di Sant’Oliva che resta solo nei cuori di alcuni fedeli, fino a quando il signor Fabrizio Drago di Trivigliano arriva in Polonia e scopre la chiesa dedicata alla stessa patrona del suo paese.

Nel 2012 ci sono scambi di lettere fra il vescovo di Danzica e quello di Anagni e una nuova reliquia del braccio di Sant’Oliva viene spedita a Danzica dove dal 2013 viene festeggiata ogni anno con grandi riti. In suo onore è stato composto un inno musicale composto da Luigi Brandi, direttore del Coro Polifonico Città di Anagni, con le parole che Ivo Roweder aveva composto per un precedente inno nel 1700.

Oggi Trivigliano è gemellata con Legowo.

Oliva era nata ad Anagni e morta il 3 giugno del 492 dopo aver passato gran parte della sua vita in un monastero dove aveva avuto molte visioni. Anagni è una città sacra sin dal tempo degli Ernici ed è famosa per essere la città di 4 papi (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII) e 6 santi (San Magno, San Pietro, Santa Secondina, Santa Aurelia, Santa Neomisia e, appunto, Santa Oliva). La sua storia si legge in una epigrafe del 1133 dell’antipapa Anacleto e il suo corpo si trova nella cattedrale.

Le prime notizie della chiesa di Trivigliano risalgono invece al 1295 e l’attuale chiesa è in una cripta sotto la Chiesa di Santa Maria Assunta.

A Trivigliano il culto è ancora molto sentito e si festeggia con una doppia processione, la sera del 10 giugno viene portato in processione il braccio di Sant’Oliva in un suggestivo corteo con fiaccolate lungo le piccole vie del centro storico.

La mattina seguente, poi, si svolge la solenne processione con la statua montata su apposito piedistallo portato a spalla dai membri della confraternita. Le processioni sono scandite dalla musica della banda di Trivigliano.

Ma i miracoli di Sant’Oliva continuano e c’è un incredibile aneddoto che riguarda la seconda guerra mondiale. Pontecorvo si trovava lungo la linea Gustav di difesa dell’esercito tedesco che fu fortemente bombardata dall’esercito alleato. Per qualche motivo nessuna delle bombe colpì il paese e l’unica che cadde nel centro, non esplose.

Dopo la guerra, il soldato americano che aveva sganciato le bombe su Pontecorvo si trovò a passare per il paese e fu portato all’interno della chiesa. Quando passò davanti al ritratto di Sant’Oliva restò pietrificato e iniziò a piangere. Disse che mentre lanciava le bombe una signora distese il suo mantello a protezione della città e tutte le bombe rimbalzarono e colpirono altri bersagli:

“Quella signora aveva il volto del ritratto di Sant’Oliva della cattedrale di Pontecorvo!”.

Forse proprio per questa sua avversità alla guerra, Sant’Oliva è sempre rappresentata con una colomba e un ramoscello di olivo, come nei racconti del diluvio universale.

Un’ultima curiosità: Sant’Oliva è molto venerata a Charlottesville (USA) dai discendenti degli emigranti ciociari!


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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