Il primo bacio... tra le stelle di Ascoli Piceno

Il primo bacio... tra le stelle di Ascoli Piceno

Un sabato mattina, in piena primavera agli inizi degli anni duemila, usciti dalla biblioteca comunale vicino Porta Romana in centro storico, abbiamo percorso un po’ emozionati qualche centinaio di metri tra rue e piazzette per raggiungere il luogo dove tantissimi ascolani si sono trovati innanzi a quell’emozione unica dell’inizio di una storia d’amore.

Ci siamo dati il primo bacio.
Qualche settimana prima un frutto ci aveva fatto conoscere, parlandomi chiaro mi fece capire che non era per me quella ragazza. Forse perché lui era caduto per primo d’albero, cercando di “coglierla”…
Vi domanderete chi eravamo e dove eravamo diretti?
Parto dalla prima domanda.
All’epoca eravamo due studenti universitari presso facoltà extracittadine, naturalmente, dato che Ascoli ha visto un proprio Ateneo più di sei secoli fa e per breve tempo.
Io stavo preparando la tesi, tra un disegno e l’altro del bozzetto per il fazzoletto del sestiere dove sono nato e cresciuto, dopo una “carriera” universitaria non troppo veloce e brillante.
La ragazza, che dopo poco più di un lustro sarebbe diventata prima la madre di mio figlio e dopo 11 mesi mia moglie nella stessa data inversa tra mese e anno, era all’epoca studentessa universitaria al primo anno.

Vi domanderete, due universitari dopo un sabato mattina di studio, dove potevano andare a fare due chiacchiere senza troppo disturbo nella città delle cento torri?


Immaginate il luogo più romantico all’interno del centro storico, dove da un lato scorre, nel suo letto verdeggiante ad oltre 30 metri di dislivello, il fiume Tronto e dall’altro lato muri in travertino che nascondono bellissimi orti medievali.


E tutto con la cornice di diverse torri, tra le pochissime rimaste di due centinaia e forte e austeri palazzi medievali. Così narra la storia bimillenaria della città penisola tra Tronto e Castellano.
E che dire della via, di cui il nome è cinto l’universo, naturalmente irregolare, nel fondo unico della città per dimensione e lunghezza, fatto di soli selci di fiume, che mani esperte hanno scelto per stare insieme e durare.
 

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