Il giorno del Corpus Domini le vie e i vicoli di molti borghi italiani si riempiono di tappeti di fiori sui quali passa la processione, ma ce ne è uno che si distingue per storia e bellezza: l’Infiorata di Genzano di Roma sul Lago di Nemi.
Sarà la coreografia di una larga strada in salita che permette un colpo d’occhio incredibile, sarà che è il più antico, sarà la bravura dei maestri, ma oltre 150mila i visitatori arrivano da ogni parte per godersi lo spettacolo. Dal 1778, ogni anno la tradizionale Infiorata proietta la cittadina di dei Castelli Romani sotto i riflettori internazionali che viene chiamata anche l'Infiorata d'Italia.
Protagonisti assoluti sono i meravigliosi tappeti di fiori che trasformano le vie in opere d’arte, mescolando elementi religiosi e folclore. Questa tradizione era nata a Roma nel XVII secolo proprio nella basilica del Vaticano da Benedetto Drei che si occupava della Floreria e che aveva realizzato un mosaico di fiori per la festa dei patroni Pietro e Paolo il 29 giugno 1625.
Dopo la morte di Drei, il grande architetto Bernini suggerì di continuare la tradizione delle Feste Floreali. Ricordiamo che nel barocco gli architetti si occupavano anche della organizzazione di grandi feste e forse fu proprio Bernini a portare questa novità ai Castelli Romani dove si diffuse rapidamente.
La festa si celebrò per la prima volta in Vaticano nel 1652 e fu portata a Genzano durante il pontificato di Alessandro VII. Alcuni studi attribuiscono l'invenzione della festa al Bernini tanto che il Paese nel 98, per festeggiare il quarto centenario della nascita dell'artista, ha dedicato alle sue opere l'intera edizione.
La festa del Corpus Domini ricorda il miracolo del pane che si trasforma nel ‘corpo di Cristo’ ed è stata istituita nel 1264 da papa Urbano IV ad Orvieto. Una cerimonia molto sentita in cui il prete porta l’ostensorio in processione sotto un baldacchino e per la prima volta a Genzano nel 1778 passò sopra il tappeto floreale. Da allora in molte città italiane (ed Europee) si è diffusa la tradizione delle ‘Infiorate’.
L’Infiorata di Genzano di Roma è stata riconosciuta nel 2011 dal ministero come ‘Patrimonio d'Italia per la tradizione’ quale “espressione della capacità di promuovere il turismo e l’immagine nazionale e di valorizzare la storia e la cultura del territorio con un’interpretazione adeguata ai tempi di oggi”.
Due le strade ad esser ricoperte da un tappeto fiorito, via Italo Belardi (già Via Livia) e via Bruno Buozzi, che si estende per quasi 2.000 metri quadrati.Via Livia è lunga circa 235 metri con un dislivello di 19 metri tra la piazza antistante la chiesa di Santa Matia della Cima e quella della Fontana di San Sebastiano. Questa pendenza le da una presenza scenica con un ‘colpo d’occhio’ che può prendere tutta l’infiorata nel suo insieme.
Oltre 20 varietà di fiori scelte per colorare i quadri permettono agli artisti di seguire la propria creatività nel rispetto della tradizione.
Ogni anno si sceglie un tema che i maestri infioratori devono seguire e nel 2018 si celebrano i 240 con il tema “L’Infiorata di Genzano di Roma. 240 anni di storia, arte e tradizione”.
Sono diverse le fasi che caratterizzano l'evento: si va dall’ideazione alla preparazione del bozzetto, dalla raccolta dei fiori e delle essenze vegetali alla separazione dei petali dalla corolla (“spelluccamento”), poi conservati nelle grotte del Palazzo Comunale.
Il sabato sera si dà poi vita ai disegni a terra, a cui segue la domenica mattina la posa dei petali. L'Infiorata viene completata il primo pomeriggio della domenica. I festeggiamenti proseguono con la tradizionale processione che passa sopra il tappeto e l'Infiorata si conclude con lo "spallamento", momento tanto atteso dai più giovani che, correndo dalla scalinata della chiesa di Santa Maria, disfano i quadri infiorati.
Tutta Genzano è in festa. Protagonisti assoluti sono i fiori, ma nei tre giorni di festa vengono realizzati diversi eventi collaterali all’interno dei luoghi simbolo della città come palazzo Sforza Cesarini ed il suo parco.
Mostre di artisti e scultori, concerti, esibizioni corali con canti tradizionali ed altre esibizioni nei maggiori luoghi attrattivi della città per regalare momenti di intrattenimento durante le passeggiate dei turisti. La partecipazione popolare è riassunta nella sfilata storica in costume delle associazioni del territorio. Iniziative di alto livello per mantenere ben salde le tradizioni, promuovendo il rilancio complessivo della città.
Uno spettacolo imperdibile, che ha accompagnato un'antica arte per più di due secoli e che ha dato vita ad una tradizione conosciuta oltre i confini nazionali. Se siete in zona potete approfittarne e rifarvi gli occhi per qualche ora o per un intero week end di ‘vere tradizioni italiane’.
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