La notte la parte di Isola del Liri sotto la cascata cambia volto e si trasforma in un luogo speciale di acqua e musica dedicato alla dolce vita, al bel tempo e per un attimo mi ha introdotto nei Navigli della Ciociaria.
Cosa sono i Navigli? Nonostante le apparenze, Milano è una città d’acqua ma i suoi canali sono stati trasformati in strade. Ne restano pochi aperti, con richiami storici all’ingegneria idraulica di Leonardo da Vinci, e da qualche anno le loro sponde si sono trasformate in un set mondano.
Sono pieni di locali, ristoranti con cucina da tutto il mondo, mostre d’arte e ormai sono un simbolo internazionale del bel tempo che si può trascorrere a Milano. Sono frequentati da ogni tipo di persone, da grandi modelle e calciatori famosi, a tutti coloro che vogliono respirare la faccia allegra di Milano.
Ieri notte Isola del Liri mi ha fatto rivivere quello spirito ma in un modo che solo la Ciociaria può dare. Siamo in uno dei centri dove è nata la storia, a due passi dalle incredibili mura ciclopiche di Arpino o Alatri, da queste parti si sono combattute le prime grandi guerre romane contro i sanniti e giovani da tutto il mondo ancora si sfidano al Certamen sul latino di Cicerone che era nato ad Arpino.
Qui il Rinascimento italiano si respira in ogni momento con la vista del castello Boncompagni proprio sopra la cascata, l’unica città europea ad avere una cascata nel pieno centro urbano. Le luci della notte, che illuminano il castello e la cascata, e il suono della potenza dell’acqua che cerca la pace a valle danno suggestioni profonde a questi ‘navigli ciociari’.
A completare il mix di sensazioni si respira un’aria internazionale con lo stile dei fabbricati nel centro che ti riporta una volta alla Rivoluzione Industriale, una volta ad una città del nord Europa e una volta a New York con alcune delle vecchie fabbriche abbandonate trasformate in studi di registrazione, teatri e locali underground.
Con nostalgia e storia osservo una vecchia insegna della Società Operaia di Mutuo Soccorso, nata nel 1862 partecipata dai lavoratori delle cartiere, e una “falce e martello” incisa su una pietra del lastricato stradale.
Di giorno Isola del Liri è un via vai di ragazzi con strumenti in spalla che vanno a provare in qualche locale nascosto, di notte una città invasa da note musicali di tutti i tipi. Isola del Liri è gemellata con New Orleans per queste sue vene percorse dalle acque dei canali, che alimentavano decine di turbine delle antiche cartiere, e dalla musica.
La città è tutta percorsa da una rete sotterranea di canali che servivano per alimentare le turbine di ognuna delle numerose fabbriche che avevano reso Isola del Liri uno dei maggiori centri industriali dell’Ottocento. Osservando bene lo scorrere delle acque ci si può ancora accorgere dove l’acqua veniva incanalata da qualche parte e dove poi riesce con forza dalle fondamenta di qualche antico edificio industriale.
Isola del Liri è famosa per la sua cascata dominata dal castello dipinta nei secoli da pittori di tutto il mondo, ma in giro per la città ci sono molte altre cascate e dislivelli che rendono ancora più dinamico lo scorrere del fiume.
Si cammina su un fluire di acqua e musica e con la primavera le sponde del Liri, sotto la cascata, si animano di vita.
Una calca di persone di tutte le età ascolta musica dal vivo, beve un buon bicchiere di vino o di birra seduta o in piedi e, la cosa sorprendente, molte di loro parlano di arte e di storia!!
Mi prenoto per il Festival del Blues!! Devo già mettermi in fila?
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