La riserva comprende uno dei bacini carsici più estesi del Lazio: il lago di Canterno è in un’area compresa fra i territori di Ferentino, Fiuggi, Fumone e Trivigliano.
Il lago ha un perimetro di 5 km e una profondità variabile tra i 15 e i 25 metri circa e si trova in una depressione carsica su un altopiano incorniciato dai monti Ernici, ed è circondato da un ambiente quasi lunare con sponde prive di alberi di alto fusto.
Ciò che vediamo oggi è il risultato di un processo geomorfologico di trasformazione che non è accaduto molto lontano nel tempo, tanto che il lago di Canterno può essere considerato uno dei bacini lacustri più giovani del Lazio.
L’area che oggi è occupata dal lago era interamente coltivata fino al 1816, ad eccezione della zona più depressa "Sgolfo" attorno ad un inghiottitoio chiamato "il Pertuso-buco" (che ha una forma simile a una porta alta 2,50 m e larga 1,50) il quale drenava le acque del versante settentrionale di Monte Maino.
Questa configurazione si mantenne fino al 1816, anno in cui si verificò la prima ‘apparizione’ del Lago di Canterno. In quella circostanza il Fosso del Diluvio diede origine per la prima volta ad un piccolo lago nella depressione dello Sgolfo anche se per una breve durata.
Il piccolo lago si è formato per una seconda volta nel 1821 quando le acque raggiunsero il Pertuso: la progressiva chiusura di quest’ultimo, grazie anche all’opera dell’uomo, portò rapidamente alla formazione del lago.
A partire da questo momento, lo sfondamento del diaframma, lo svuotamento del bacino e il successivo trasporto di materiali detritici diedero origine a un lago “intermittente”, a intervalli regolari.
Le cosiddette “scomparse” del lago, della durata di pochi giorni o di parecchi mesi (le fonti sono discordanti a tal proposito), sarebbero state dodici, di cui l’ultima nel 1925.
Nel 1942 la Società Elettrica Romana prosciugò il lago per realizzare una condotta artificiale in galleria lunga circa 2 km e utilizzare, dunque, le acque lacustri per scopi idroelettrici sfruttando un salto di circa 300 m.
Affinché l’inghiottitoio del Pertuso continuasse la sua funzione regolatrice del deflusso delle acque fu costruita una torre di presa, creando così una sorta di diga in mezzo al lago. Per favorire un apporto idrico maggiore fu realizzato, inoltre, un canale in galleria a pelo libero di oltre 6800 m che porta acque direttamente da Guarcino.
Il canale convogliava nel lago sia parte delle acque del fiume Cosa in certi periodi dell’anno, sia, attraverso un sistema di pompe, le acque piovane che si accumulavano in una depressione adiacente a Canterno chiamata “Laghi Lattanzi” (dal cognome della famiglia proprietaria dell’area), nel territorio di Trivigliano.
Il lago di Canterno, pur restando un bacino “trasformato” per scopi idroelettrici, è diventato parte integrante della Riserva naturale regionale gestita dall’Ente Parco regionale Monti Ausoni e lago di Fondi ed istituita per preservare un’area paesaggisticamente rilevante, ricca di flora e fauna. È stato registrato l’arrivo di uccelli tipici di zone umide come l’airone cinerino, la gallinella d’acqua, l’airone rosso.
Il parco è oggi godibile grazie a sentieri attrezzati e una struttura con annessa area pic-nic lungo la riva orientale.
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