Il nome di Albano Laziale è intrinsecamente legato a quello della importante città di Alba Longa nata prima di Roma e per anni a capo della Lega Latina, un gruppo di città che tentava di opporsi all’avanzata di Roma.
L’area era allora abitata dai Latini e la nascita di Alba Longa è raccontata da Virgilio nell’Eneide. Si narra che la città sia stata fondata da Ascanio, il figlio di Enea, esattamente trenta anni dopo la fondazione di Lavinio.
Secondo questa leggenda, sarebbe stata una scrofa bianca che apparve in sogno ad Enea ed indicò il luogo dove fondare la città di Lavinio. Su questo posto la scrofa partorì 30 porcellini che rappresentavano gli anni che separavano dalla fondazione della città di Alba Longa. Secondo altri questi 30 porcellini rappresentavano le 30 città che avrebbero poi fatto parte della Lega Latina contro Roma.
Il primo re Albano sarebbe quindi stato un troiano e la dinastia proseguì per molti secoli fino al famoso re Numintore che fu scacciato dal fratello Amulio. Ma una profezia aveva predetto ad Amulio che sarebbe stato ucciso da un discendente di Numintore. Allora Amulio prese Rea Silva, l’unica figlia di Numintore e la fece diventare una sacerdotessa Vestale e a fare il voto di castità.
Ma Rea Silva tradì il giuramento e si accoppiò con il dio Marte e rimase incinta di due gemelli. Per salvare la vita ai suoi figli, li mise in una cesta e li affidò alle acque del fiume Tevere. La cesta si arenò su una insenatura vicino al Palatino e i gemelli vennero allevati da una lupa eppoi dal pastore Faustolo e da sua moglie Acca Larenzia.
Quando crebbero, venne raccontata loro la storia e i due gemelli tornarono ad Alba Longa per rimettere il loro nonno sul trono. Poi fondarono una nuova città che prese il nome Roma.
Il potere di Roma crebbe così tanto che nel VII secolo nella sua espansione si scontrò con Alba Longa e inizialmente le due città decisero di non guerreggiare ma di far decidere la loro sorte affidandosi ad una competizione dei loro tre migliori guerrieri.
Fu così che nacque la contesa fra i tre fratelli Orazi di Roma contro i tre fratelli Curiazi di Alba Longa. La storia è nota e vinsero i Romani, ma latomia degli Orazi e Curiazi è ancora visibile nella attuale Albano Laziale
Il seguito Alba Longa tradì l’accordo con Roma e cercò di alleare le città della Lega Latina per combatterla. I romani con il loro re Tullo Ostilio vinsero nella battaglia di Fidene nel 673 a.C. e rasero al suolo Alba Longa che da allora non è ancora stata individuata.
La scrofa bianca accompagnata dalla scritta mater Urbis, però, si trova ancora oggi sullo stemma della città di Albano Laziale per ricordarne le sue origini leggendarie come madre di Roma.
I Romani hanno sempre chiamato Albanum l’area dove sorge l’attuale Albano Laziale e Ager Albanus il territorio circostante che riconoscevano come il luogo dove un tempo sorgeva di Alba, la madre di Roma.
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