Il banchetto della Panarda
Il banchetto della Panarda lungo la Strada del Cesanese

Il banchetto della Panarda lungo la Strada del Cesanese

Tra la sera del 16 e il giorno del 17 gennaio in molti locali lungo la Strada del Cesanese si riprende una antica tradizione del centro Italia, quella del banchetto della Panarda e della benedizione degli animali durante la festa di Sant’Antonio Abate.

Ma cosa è la Panarda?

La Panarda era un grandissimo banchetto che i ricchi del paese offrivano alla popolazione durante questa giornata dedicata a Sant’Antonio Abate e agli animali. Era una tradizione particolarmente sentita in Abruzzo e nella Ciociara.

A metà gennaio le dispense dei nobili erano piene di olio, vino e cereali e con l’arrivo dell’inverno era giunto il momento di condividere con tutto il paese con un banchetto che non aveva meno di 30 portate. Veniva preparato ogni ben di Dio e tutti erano costretti a mangiare tutto per non offendere l’ospite.

Dal 2016 ad Acuto e poi in tutti gli altri paesi della Strada del Vino Cesanese, alcuni ristoratori hanno recuperato questa tradizione trasformandola in una occasione di promozione delle eccellenze della cucina dell’alta Ciociaria. La strada attraversa i comuni di Serrone, Acuto, Affile, Anagni, Paliano e Piglio.

Si possono degustare oltre 20 portate che spaziano dai salumi del territorio fino alla pasta fatta in casa e si chiude con le famose ciambelle. Ovviamente tutto accompagnato dall’eccellente vino rosso Cesanese nella versione tradizionale in quella Cesanese del Piglio Riserva DOCG. 

Un vino che rappresenta la storia e i sapori di quest’area e che era apprezzato sin dal tempo dei Romani, anzi la parola ‘Cesanese’ viene proprio dal fatto che i romani avevano tagliato i boschi per far posto ai vigneti.

In molte altre parti d’Italia, durante la messa di Sant’Antonio si organizza una distribuzione di pane o di ciambelle durante la messa del mattino, come a Vico nel Lazio o a Ceprano. Mentre a Villa Santo Stefano la Panarda si festeggia in estate durante la festa del patrono San Rocco con una distribuzione di pane e ceci. E anche a Ciciliano si ha una versione estiva della Panarda che ricorda un miracolo di Sant’Antonio. 

Chi è Sant’Antonio Abate e cosa è la Festa degli animali?

La Benedizione degli Animali è una delle manifestazioni religiose più coinvolgenti e si svolge il 17 gennaio, il giorno della morte di Sant’Antonio Abate, una delle figure più interessanti della chiesa cattolica, ortodossa e luterana.

Improvvisamente le chiese si riempiono di animali domestici e sul sagrato si possono trovare animali di grande taglia come cavalli, maiali e mucche. Passeggiando in molti borghi ci si imbatte in gruppi a cavallo mentre la sera le piazze si animano con grandi falò e, magari, con distribuzione di polenta e di vino. Ogni comune ha una sua propria particolarità.

Ma dove ha inizio tutto questo? E perché Sant’Antonio Abate è spesso rappresentato con un maiale al suo fianco?

La tradizione nasce nel medioevo in Germania dove in ogni villaggio si allevava un maiale da dare ai monaci che gestivano gli ‘ospedali di Sant’Antonio’, ma la storia ha radici più profonde. Intanto per ragioni di igiene sanitario, i maiali dovevano essere alloggiati fuori della cinta muraria e solo i monaci erano autorizzati ad allevarne uno in città perché dal suo grasso producevano unguenti medicali.

Sant’Antonio era un eremita e curava i malati, soprattutto quelli con fastidiosi disturbi alla pelle che oggi si chiamano proprio ‘Fuoco di Sant’Antonio’. Il fuoco è quello dell’Inferno, dove si dice che Antonio andasse a riprendersi alcune anime lottando con i demoni.

Torniamo ai giorni nostri. Il rispetto del maiale e degli animali si è trasformato in una giornata dedicata a loro (anche se Sant’Antonio Abate è da una parte il protettore degli animali domestici e dall’altra il protettore dei macellai).

Nelle chiese di ogni paese si celebrano speciali messe dove prendono parte anche gli animali che avranno una loro benedizione. Alcune di queste celebrazioni si sono trasformate in vere e proprie feste e tra le migliori segnaliamo quella di Monterotondo, di Palestrina, di Cerveteri e di Bagnaia, vicino Viterbo

Ma ormai la Panarda è diventata un appuntamento internazionale e viene festeggiata da molti italiani all’estero come questo gruppo di Filadelfia con una cena di 40 portate. https://www.phillymag.com/foobooz/2019/11/25/le-virtu-la-panarda-2019/

 


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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