L'ultima nostra vacanza, in Sicilia, datava dal 1986.
A quel tempo, avevamo due figli, poi tre anni dopo, nasceva Antonella, ultima di tre figli. Oggi sposata, come gli altri due. Ed è stata proprio lei ad insistere che andassimo in Italia, l'anno scorso, 2019.
Cosi, tra le esitazioni e la forte voglia e nostalgia di ritornare, prenotammo due biglietti aerei Montreal-Roma e poi Roma-Palermo, dove aspettammo un sacco di tempo per la macchina che avevamo prenotato.
Faccio una premessa, io sono siciliana della provincia di Agrigento, precisamente di Cattolica Eraclea. Mio marito è Cosentino. Questa volta scegliemmo Sciacca come nostra meta di vacanze siciliane, anche perché volevo assolutamente andare al b&b della mia amica Angela De Michele.
Quel 4 agosto era tardo pomeriggio quando finalmente lasciammo l'aeroporto e salimmo sulla "nostra" Panda presa a noleggio. Ci avviammo verso Sciacca.
È inutile, ogni volta mi prende una forte emozione, da non poter contenere le lacrime silenziose alla vista di quello splendido panorama che solo la Sicilia sa offrire.
Ci venne incontro Angela, e dopo un'accoglienza calorosa e famigliare come solo lei sa fare, ci fece sistemare nella comodissima camera, dove per prima cosa aprendo la porta si sentiva un profumo di pulito e dove due bianchi cigni fatti con gli asciugamani erano adagiati sul comodissimo letto.
Un soggiorno di due meravigliose settimane passate al mare della spiaggia "Mahili", sotto un sole cocente e le fresche carezze delle onde del Mediterraneo dove trovavo ristoro. L'acqua era limpidissima e gradevole.
A Sciacca, la sera le attività non mancano.
Una splendida cittadina movimentata. La prima settimana ci fu la settimana dell'Azzurro Food, dove si potevano assaggiare le prelibatezze nostrane preparate dai più grandi chef della Sicilia. Il tutto accompagnato di musica con dei bravi artisti.
La seconda settimana ci furono i festeggiamenti di Ferragosto e prima di ciò, la notte di San Lorenzo che passammo in un agriturismo.
Una serata all'insegna del buon cibo, buon vino, bella compagnia e tutto ciò sotto un magnifico cielo di stelle. Memorabile serata.
A Ferragosto, a Sciacca si venera la Madonna del Santissimo Soccorso, altra piacevole ricorrenza che non scorderò mai. Non mi aspettavo di vedere una marea di fedeli... Impressionante la fede e il fervore che hanno i saccensi, molto devoti a questa Madonnina dai grandi miracoli.
Fu tutta una sorpresa per me vedere i cento marinai scalzi che portavano a spalla il Santo simulacro con la statua della Madonna.
Non sono mancati gli scroscianti applausi all'uscita della statua dalla basilica. Mi sono fatta coinvolgere dalla processione durata circa due ore.
Cosa dire della gastronomia di questa spettacolare cittadina? Semplicemente gustosissima, genuina fatta con passione e con prodotti freschi e genuini. La pizza più gustosa la puoi trovare a Sciacca.
Stessa cosa per le arancine e il pesce, e parlando di pesce, come non ricordare la bella serata a casa dei nostri amici Franco e Genny, bravissima cuoca. Tutto a perfezione.Per non parlare del gelato, la granita, i cannoli e tutta la gamma di dolci e sapori.
Poi, c'è la frutta e non dimenticherò mai la grande scorpacciata di fichi freschi grazie alla generosità dei nostri amici Stefania e Liborio.
Stupenda serata anche da loro.
La cordialità della gente è quasi commovente. Voglio solo raccontare un piccolo episodio.
Un pomeriggio che non andammo al mare, decidemmo di esplorare la città a piedi. Il sole era davvero forte, e questo spiegava le strade deserte.
Io vivendo quasi al polo nord e non essendo abituata al forte calore, ho avuto un piccolo malessere dovuto appunto al calore, e dovetti sedermi su un muretto per riprendermi.
Con mia grande sorpresa, due passanti sconosciuti si mostrarono premurosissimi. Una signora volle offrirmi una bottiglietta di acqua e l'altro signore, dopo di lei, mi mise a disposizione la sua auto per riaccompagnarmi a casa.
Cosa che rifiutai gentilmente ma, ne fui colpita fino alle lacrime.
Ora, guardo le foto e sento già nostalgia della mia terra. Ringrazio la Madonna del Santissimo Soccorso di avermi concesso di fare il viaggio dei miei sogni, e le chiedo di concedermi la grazia di poter tornare ancora una volta prima del mio "ultimo viaggio".
Termino con un verso di una mia poesia scritta in riva al mare, su quella spiaggetta di rimpetto alla casetta, “il tempo potrà cancellare le mie orme ma, non potrà mai estirpare dal mio cuore le mie radici”.
Mediterraneo
Respiro carezze di
acqua cristallina
dove raggi infuocati
si riflettono e sono
specchi incantati.
Respirano finanche
sassi di mare
levigati a mo’ di
confettini multiforme,
sanno di gente genuina
e di storia infinita.
Mediterraneo, mare mio!
Da qui nacquero
le mie radici
trapiantate in terre lontane
Terra mia, terra dalle
mille bontà, e di cuore buono.
Come si fa ad andarsene,
e a non tornare più …
Lascio un pezzo del mio cuore
in questo tratto di mare.
Speranzosi i miei sospiri
mentre ti guardo
e mi allontano.
Il tempo potrà cancellare
le mie orme ma,
non potrà mai estirpare
Le mie radici.
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