Vallepietra, i cammini, le acque e le orchidee
Vallepietra, i cammini, le acque e le orchidee

Vallepietra, i cammini, le acque e le orchidee

Ognuno di noi ha un luogo da cui “tutto ha avuto origine”. Il mio è Vallepietra, un piccolo borgo tra Lazio e Abruzzo, abbracciato dai Monti Simbruini, all’interno della splendida Valle che prende il nome dal fiume Simbrivio.

Mia madre, terza di sei figli, è nata qui. Mio nonno coltivava fagioli e patate lungo le sponde del fiume e nonostante la guerra e la sua prigionia in Germania durante l’occupazione tedesca, ha continuato a lavorare i campi fino a novant’anni.

“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti” scrive Cesare Pavese, uno dei miei autori preferiti. Ed io mi sento proprio così.

Sono appassionata di escursionismo e conosco le montagne di Vallepietra come le mie tasche. Ho sperimentato più volte vari percorsi e vissuto esperienze davvero indimenticabili. I sentieri si addentrano nel bosco direttamente dal paese.

Il primo sentiero è l’Ara Antica che si raggiunge in circa 40 minuti da via della Santissima Trinità, la parte alta del paese, attraversa il bosco fino a giungere a un altopiano a circa 1.000 metri di altezza.

Un panorama mozzafiato che permette di ammirare (partendo dalla sinistra) il monte Faito, gli Altipiani di Arcinazzo, Picco Assalonne e il Colle della Tagliata e il Santuario.

Durante la discesa si costeggia un piccolo torrente che sgorga all’interno di un contesto unico formando piccole cascate. I rovi ai lati del sentiero in estate sono appesantiti dalla presenza di more succose che sono la delizia del camminatore.

Dal centro del paese, è poi possibile poi scendere fino al fiume Simbrivio attraverso le utelle, per poi costeggiarlo e proseguire fino al Santuario della Santissima Trinità, metà di pellegrinaggio da secoli.

Per i pochi che non lo conoscessero, il Santuario è un luogo veramente magico, non solo per i suoi eventi storici e le sue leggende ma soprattutto per la sua posizione. Si trova infatti al di sotto di una parete di roccia alta circa 300 metri chiamata Colle della Tagliata.

Da qui si può arrivare alla vetta del Monte Autore (1.854 m.) e a quelle dei Monti Tarino (1.961 m.) e Tarinello (1.846 m.).

Monte Autore, panoramicissimo, si raggiunge attraverso un sentiero che percorre l’intera cresta del Colle della Tagliata. Superato il Colle si scende attraverso bellissimi prati di montagna, si attraversa uno splendido bosco di faggi secolari, per poi salire fino alla cima.

Il sentiero per i Monti Tarino e il Tarinello parte dal parcheggio del Santuario della Santissima Trinità e per un lungo tratto costeggia meravigliose faggete e splendidi tappeti erbosi che durante la stagione primaverile sono ricoperti di fiori. Scendendo dal Tarino si risale verso il Tarinello, con il suo magnifico sperone roccioso.

A pochissima distanza dal Santuario si trova il Campo della Pietra, una distesa di prati incastonata tra boschi secolari dove pascolano animali allo stato brado. Ha accolto uno dei set cinematografici del film “Lo chiamavano Trinità”, ricordato con una targa visibile dalla strada.

Qui è possibile effettuare un percorso ad anello e attraversare quello che era l’antico confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, di cui si possono ammirare ancora i simboli, i cosiddetti “ceppi”.

Esistono poi altri percorsi, come quelli che portano agli eremi e le grotte intorno a Vallepietra, come la Mora di Santo Matteo e la Mora delle Monache. Oppure la spettacolare Valle delle cascate, che segue gli affluenti del Simbrivio e i loro bellissimi giochi d’acqua o il mitico Monte Assalonne (1.518 m).

 

 

Le orchidee di Vallepietra

La presenza del Simbrivio favorisce il mantenimento di una biodiversità unica e rara. Durante la primavera, ai lati dei sentieri che attraversano prati e boschi, nascono le orchidee spontanee di montagna, minuscole ma dalle sfumature di colore indescrivibili, che si riproducono grazie alla presenza di un ambiente incontaminato.

Sul territorio ne sono presenti oltre 60 specie diverse, continuamente monitorate dal Gruppo di ricerca delle orchidee spontanee dei Monti Simbruini che si trova a Vallepietra. La natura e la biodiversità sono il fiore all’occhiello di queste montagne.

Vallepietra è un posto dove ovunque si snodano armoniosamente valli e torrenti, incastonati tra le vette dei Monti Simbruini, una bellezza di cui godere ma allo stesso tempo una risorsa preziosa da conservare e tutelare.

Vallepietra è il luogo dell’anima, della pace, della spensieratezza, dell’infanzia, perché non c’è bambino che non abbia giocato almeno una volta a nascondino tra i suoi piccoli vicoli, me compresa.

"Io ce l’avevo nella memoria tutto quanto, ero io stesso il mio paese: bastava che chiudessi gli occhi e mi raccogliessi… per sentire che il mio sangue, le mie ossa, il mio respiro, tutto era fatto di quella sostanza e oltre me e quella terra non esisteva nulla." (Cesare Pavese)

Scopri Tiziana Irali sul suo Sito Vallepietra planet

 

Vallepietra e le escursioni
Vallepietra e la biodiversità

Scritto da
Tiziana Ilari

Autrice del Sito Vallepietra planet nasce dalla sua passione per il trekking, dall’amore per la natura e il legame con il piccolo borgo di Vallepietra e dalle sue e origini

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