IO NON SONO UN VIRUS

IO NON SONO UN VIRUS

Durante questi giorni di crisi e di tristezza, le mie orecchie soffrono nel sentir frasi, come: “non mando mio figlio a scuola, perchè in classe c'è un bambino cinese”, “non vengo in gita perchè, con tutti questi cinesi che sono in giro! Sai, non si sa mai. Meglio essere prudenti!”, “Tu lavori con i cinesi, che dicono di questo virus?”. 

Esatto, io lavoro con i bambini cinesi e ho amici cinesi, ecco cosa pensano i cinesi di questa situazione (per motivi di privacy non cito i loro nomi):

Ha 33 anni e vive a Foshan

Alla mia domanda, “cosa senti in questo momento?” ecco la sua risposta:

"Dal 23 Gennaio, il governo ci ha invitati a non uscire di casa, a non far visita ai nostri familiari e ai nostri amici. Io vivo sola e in questi giorni non ho mai potuto vedere i miei genitori. Ci hanno detto di lavarci molto spesso le mani e di indossare le mascherine. 

Il 26 Gennaio è spartita, come un soffio d'aria, la nostra splendida tradizione di festeggiare il Capodanno.

In questi giorni, usciamo solo per andare al mercato per comprare del cibo. Ormai, sono tre settimane che, sono chiusa in casa.

Ogni comunità è chiusa, alcuni cittadini che sono stati nei luoghi di Hubei si sono isolati in casa.

Poichè il virus è stato trasmesso da persona a persona ancor prima che ci si ammalasse, ci siamo resi conto che erano necessarie delle misure governative. Quando il nostro paese incontra difficoltà, come questa, siamo subito pronti a prendere misure necessarie e ciò che la gente comune nel paese può fare è non aggiungere caos e seguire rigorosamente le norme, ma i nostri compatrioti all'estero, sono purtroppo etichettati come VIRUS. Mi chiedo, chi sono queste persone nei paesi occidentali, con livelli di istruzione superiore, che sono in grado di identificare i virus in base al colore, al paese e chiamarli Virus Cinese e Virus Wuhan?

Nelle pagine di storia, leggiamo "la peste bianca", "virus Ebola", non virus africano o virus europeo, non capisco perchè bisogna dire "virus cinese" o " virus di Wuhan". 

Quando un paese è nei guai, queste etichette malvagie aumentano, a volte penso che, molte persone, stavano aspettando solo questa "giusta opportunità".

In questo momento, se non è possibile fornire alcuna soluzione, si prega di non opprimere i cinesi. Alle persone che credono che questo virus sia correlato direttamente alla razza, voglio dire che non è solo il popolo cinese a mangiare animali strani, il mondo è grande e con esso anche le varie usanze.

Non puntate il dico solo perchè qualcosa va storto! 

Nel processo di gestione di questa epidemia, i nostri cittadini stanno studiando molto approfonditamente il virus e le misure di protezioni. I medici curano disinteressatamente i pazienti per trovare modo di curarli, anche noi nel nostro piccolo, facciamo del nostro meglio e ci atteniamo a quello che ci dicono di fare. 

È vero, noi non siamo stati perfetti e si sono riscontrati problemi interni.
Il Governo sta rapidamente correggendo. Quest'anno sarà un anno difficile per il nostro paese, dovremmo affrontare questa epidemia e il suo impatto sull'economia. Quindi vi chiedo di non aggiungere, alla nostra difficoltà, le vostre frasi e atteggiamenti di bullismo! 

Infine, vorrei ringraziare anche i miei simpatici amici italiani che anche da lontano ci aiutano a respingere queste frasi discriminatorie. Voglio dirvi grazie per avermi chiesto "Come stai?", "Cosa senti?"
Grazie per il vostro sostegno!  

(una parte del testo in cinese scritto da C.) 

33 anni di Chengdu 

Tutti sanno che tutto questo è dovuto al fatto che alcune persone hanno mangiato un maledetto animale selvatico, che non ha nulla a che fare con la maggior parte dei cinesi, quindi credo che, questa discriminazione verso noi cinese non sia giusta. Siamo tutti vittime! 

22 anni di Suzhou 

Io credo che le mille notizie, i molti titoli di giornali " VIRUS CINESE", non fanno altro che aumentare il panico.
Io vivo a Roma perchè studio italiano, ma in questi giorni evito di uscire perchè vedo la gente intorno a me aver paura di me, così preferisco restare a casa. La Cina non è come ora la descrivono i media, non è Virus o l'inferno sotto la politica del socialismo. La mia Cina è un paese pieno di storia e di cultura come lo è Roma. 

19 anni, di Deyang (testo scritto in inglese a mano) 

Mi hai chiesto del virus che si sta diffondendo ampiamente in Cina, bene. Tutti in Cina stanno facendo del loro meglio per fermarlo e prenderne il controllo. Io, come tutti, devo restare chiuso in casa tutto il giorno. I medici stanno combattendo ogni giorno con il virus e stanno scommettendo la propria vita contro di esso. 

All'estero i cinesi sono trattati diversamente, la gente evita di incontrarli. Non lo so! Se non c'è virus nei nostri corpi SIAMO GLI STESSI, SIAMO TUTTI UMANI. Spero che quando andrò a studiare in Italia non sarò trattato diversamente, solo perchè sono cinese e ho attraversato il "disastro". 

Il virus ovviamente influenzerà la nostra economia, per quanto mi riguarda è solo questione di tempo. La nostra Cina è grande e forte e uscirà da questo problema. Credo nei tanti dottori e infermieri che ogni giorno sacrificano la loro vita per noi! 

Margherita 19 anni (Un commento pubblicato su un social)

A dire la verità, quando ho saputo che c'era discriminazione contro i cinesi che vivono in Italia da mesi o da anni, solo perchè in Cina c'è ADESSO il Virus, mi sono sentita triste, fredda, delusa e anche un poco arrabbiata.

Non mi aspettavo che i Cinesi sarebbero stati trattati ingiustamente, quando già devono affrontare un momento difficile. 

Si, è vero che il virus è comparso in Cina, il numero delle vittime è spaventoso ed è necessario e indispensabile che gli altri paesi prendano le giuste misure per proteggersi. Ma proteggersi non è uguale alla discriminazione irrazionale.

Fortunatamente gli italiani che conosco io sono simpatici e gentili, credo che l'amicizia tra la Cina e l'Italia sia invulnerabile. I miei professori italiani ci hanno inviato lettere e messaggi per farci sentire il loro calore.

Comunque quello che dobbiamo isolare è il virus e non certo la solidarietà e i cinesi.

Sono sicura che tutto andrà meglio. Forza Cina! 


Queste, seppur poche voci, ci riescono a far capire che siamo esattamente tutti uguali, il virus è nato in Cina e si sta diffondendo e come dice la mia amica cinese: SIAMO TUTTI VITTIME DEL VIRUS, ma una cosa è certa il virus non è la persona cinese. 
 


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