L’Altare della Patria è forse il monumento più fotografato di Roma.
Ormai fa parte essenziale del paesaggio della città, ma è costato la distruzione di un vasto quartiere medioevale e rinascimentale.
Dove adesso c’è l’Altare della Patria c’era fino al 1886 la Torre di Paolo III, oltre al Monastero dell’Ara Coeli e a tante altre costruzioni.
La Torre era stata edificata nel 1535 da papa Paolo III Farnese come sua residenza estiva ed era collegata da un passetto, un passaggio appoggiato su archi, al Palazzetto Venezia.
Nel 1885 fu iniziata la costruzione dell’immenso monumento a Vittorio Emanuele II, che era deceduto nel 1878.
Ci vollero cinquanta anni per completare l’opera che ad ogni modo fu inaugurata nel 1911, anche se incompleta. All’inaugurazione è stata scattata l’incredibile fotografia all’interno della statua equestre del Re, con le maestranze della fonderia che l’avevano realizzata.
Piazza Venezia fu realizzata demolendo vari palazzi, il più importante dei quali era Palazzo Torlonia.
Infatti i Torlonia erano diventati la famiglia più ricca di Roma e forse d’Italia, avevano acquistato nel corso dell’Ottocento molti palazzi e ville a Roma e dintorni, tra cui Villa Albani, Villa Torlonia, la Villa dei Quintili e il Palazzo al Borgo davanti a San Pietro.
Ma la loro sede principale era questa di piazza Venezia, acquistata nel 1807 e trasformata in una reggia, con l’opera dei principali artisti dell’epoca. Stendhal nel 1827 diceva che in questo palazzo del principe Giovanni Torlonia si svolgevano feste più belle e meglio organizzate di quelle di tutti i sovrani.
Qui si incontravano il re di Baviera, il granduca di Russia, il granduca di Toscana, i re Borboni, ecc… Comprendeva un teatro, una galleria d’arte e pare addirittura un piccolo ippodromo. Suppongo che i Torlonia siano stati adeguatamente compensati, essendo in ottimi rapporti con la monarchia.
Invece l’inserimento del monumento in questo luogo centrale della città è stata chiaramente una prova di forza simbolica contro il Papato, che non aveva accettato la presa di Roma.
Palazzo Torlonia, demolito nel 1903, si trovava al centro dell’attuale piazza, mentre su un lato c’era il Palazzetto Venezia, che verrà smontato e ricostruito dove si trova ora.
Negli altri due lati c’erano, e ci sono ancora, Palazzo Venezia, costruito nel 1465 dal veneziano papa Paolo II Barbo come propria residenza.
Il palazzo era diventato poi sede degli ambasciatori di Venezia, finché questa Repubblica è rimasta in vita, e Palazzo Bonaparte, acquistato dalla madre di Napoleone.
Venne demolita anche la casa di Giulio Romano e negli scavi, oltre a tanti reperti dell’antica Roma, a 14 metri di profondità vennero ritrovati anche i resti di un mastodonte, un grande elefante preistorico del pliocenico superiore, i cui resti si trovano in un sotterraneo dell’Altare.
Dal 1932 vennero realizzate la Via dell’Impero e la Via del Mare, completando la demolizione dei quartieri, ma anche recuperando alla vista le vestigia dell’Impero Romano.
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