Sandro Runieri Alessia Pieretti Claudia Bettiol
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Oriana Impei, Matthias Omahen e il richiamo delle radici

Come arriva uno svizzero a scoprire l’Italia? Per Matthias è avvenuto nel modo più tradizionale, facendo il servizio delle Guardie Svizzere per il papa nel 1978.

E una volta arrivato a Roma, Matthias si è innamorato di questa città che trasuda arte in ogni angolo e non la ha voluta più lasciare. In realtà le sue radici sono slovene-svizzere e forse la Slovenia gli ha regalato quel lato più sornione che dal 1980 lo ha trasformato in un artista mentre il lato svizzero lo ha avvicinato alla metafisica.

Ed ancora una volta la sua vita sembra un romanzo ottocentesco quando Matthias si trasferisce a Santa Maria di Galeria, vicino il lago di Bracciano, come pittore della marchesa del Gallo. Viveva nella casa del custode ed inizia a fare il pittore come professione. E intanto la bellezza della campagna romana lo rapisce totalmente.

I genitori di Oriana invece sono proprio di Rocca Santo Stefano, e la sua vita si svolge a soprattutto a Roma ma sempre nell’arte. È una scultrice e una docente dell’Accademia Belle Arti, dove insegna scultura ed è costantemente a contatto con giovani artisti provenienti da tutte le parti del mondo.

Oriana e Matthias si conoscono in un mercatino a Campagnano Romano, poi si ritrovano in mostre d’arte e poi non si perdono più: sono sposati da 23 anni.

Oriana Impei e Matthias Omahen Tow Ambassador per Rocca Santo Stefano

La loro unione si consolida con il lavoro di allestimento della nuova chiesa Regina Pacis di Anguillara Sabazia per il Giubileo del 2000. Nelle loro opere, Matthias coltiva soprattutto il lato metafisico mentre Oriana si lascia ispirare dalla natura e possiamo definirla come una scultrice organica.

Insieme diventano gli ambasciatori del travertino romano, che si estrae nelle vicine cave di Tivoli e Guidonia sempre nella Valle dell’Aniene, e si impegnano in una sfida esaltante: riportare l’arte nei piccoli centri della Valle dell’Aniene e popolarli con giovani artisti.

Se si arriva a Rocca Santo Stefano da Bellegra, appena fuori del paese in una piccola piazza in mezzo al bosco, si nota subito una grande scultura in travertino, un omaggio all’antico mestiere dei bottai: Antera, la porta del Bottaio. Una loro opera destinata ad arricchire la proposta culturale del borgo e a contaminare passato, presente e futuro.

I boschi di castagno di Rocca Santo Stefano non erano da frutto ma per produrre legname che veniva utilizzato nelle costruzioni ed anche per fare botti per il vino. Quando siamo andati ad incontrare il sindaco Sandro Runieri per il progetto Town Ambassador dell’Area Metropolitana di Roma, fortemente voluto dalla consigliera  Alessia Pieretti,  ci ha proprio illustrato il recupero del sapere di questi lavori che sembrano antichi ma sono anche moderni. Il vino è italiano sta attraversando un momento magico e diversi produttori stanno sperimentando i profumi del territorio, e quindi le botti in castagno.

Oriana Impei TA per Rocca Santo Stefano

Insieme ad Elvio Colanera e Francesca Impei, il sindaco ha subito pensato a questa coppia di artisti che si sono già spesi per la crescita culturale, e poi anche turistica, di Rocca Santo Stefano. Oriana e Matthias hanno già organizzato simposi e portato artisti, come Solmaz Vikachi, che hanno lasciato sculture che richiamano i vecchi mestieri della Valle dell’Aniene nelle piazze e belvederi di Rocca Santo Stefano.

Oriana e Matthias ora stanno ristrutturando la vecchia casa di famiglia proprio per trasformarla in una residenza e poter ospitare con maggiore frequenza gruppi di giovani artisti. Con il suo lavoro Oriana è sempre contornata da giovani che vogliono sperimentare e trovare il loro linguaggio espressivo nell’arte e il soggiorno in un borgo storico come questo può essere di ispirazione.

Avevo conosciuto Oriana per telefono un paio di anni fa proprio grazie ad un artista cinese con cui avevamo fatto un progetto italo-cinese sui cavalli, avevamo partecipato ad un bando insieme, purtroppo non vinto, ma ci ha permesso di conoscerci, ed ero rimasta sorpresa di questo suo attivismo verso i giovani da ogni parte del mondo.

Credo che Rocca Santo Stefano non potesse fare una scelta migliore per il suo Town Ambassador e penso che Oriana e Matthias potranno comunicare le bellezze e le opportunità del borgo in modo artistico e originale come sono loro.

Oriana Impei TA per Rocca Santo Stefano
Oriana Impei TA per Rocca Santo Stefano
Oriana Impei  Matthias Omahen e Claudia Bettiol

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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