
Ho raggiunto il traguardo dei 60 anni e non so se è stato un percorso lentissimo o velocissimo. Da bambina le persone di 60 anni mi apparivano vecchie, oggi che li ho raggiunti sento il peso delle esperienze ma non posso ancora smettere di correre.
Ho sempre detto che mia madre mi ha educata a correre, correre e correre … le dicevo che “quando ero nata non mi avevano dato uno schiaffetto ma avevano sparato uno di quei colpi a salve che segnalano l’inizio di una corsa sportiva” … ma il traguardo non lo ho ancora raggiunto!
Così ho passato la vita di corsa e non mi sono fatta mancare le emozioni più forti: sono passata dalle vittorie alle sconfitte assaporandole entrambe. Vivendole senza soffermarmi ad avere rimpianti e soprattutto cercando di capire come potevo godere della loro intensità.
Ho cercato di vivere all’aria aperta e la mia fortuna è stata di avere una figlia totalmente diversa da me ma che ama la vita all’aria aperta, in campagna, i cavalli e gli animali. È una vera forza della natura e mi completa, riesce a vedere quello che io non riesco o non posso vedere. Dentro di lei ha il senso del vivere hic et nunc ed è grazie a lei che abbiamo organizzato una grande festa.
È il primo anno che festeggiamo veramente insieme (siamo nate con un giorno di differenza anche se abbiamo segni zodiacali diversi) e fino ad oggi avevamo fatto feste separate. Ma questi 60 anni e la nostra avventura di Donna Vittori ci hanno portato ad unire le vite ancora di più e abbiamo festeggiato insieme. Giovani e meno giovani hanno ballato insieme con le trascinanti musiche popolari ed è stata una emozione fortissima.

Ringrazio ogni singola persona che è venuta a trovarci ed anche tutte quelle che non sono potute venire ma mi hanno mandato un pensiero di affetto. Siamo quello che siamo grazie alle persone che abbiamo incontrato. Con alcune abbiamo percorso un lungo cammino, con altre abbiamo avuto un incontro fugace, ma tutte ci hanno donato qualcosa.
I cantanti mi hanno insegnato a cantare (non molto in verità) e ad apprezzare alcuni testi di canzoni che sono stati importanti come le leggi cosmiche. I ballerini mi hanno insegnato a muovere il corpo al ritmo della musica ma anche al ritmo interiore del nostro essere. I pittori mi hanno insegnato la gioia dei colori. Gli ingegneri mi hanno insegnato ad affrontare i problemi con una visione logica. I meccanici mi hanno insegnato il potere dei motori e gli odori della tecnologia. Gli scienziati mi hanno insegnato che la scienza è tutta da scoprire. I matematici mi hanno insegnato la logica dell’universo. Gli agricoltori mi hanno insegnato la ricchezza della natura. I cuochi mi hanno insegnato la gioia della tavola. I miei vicini mi hanno insegnato lo spirito della comunità. Gli scrittori e il teatro mi ha insegnato che siamo tutti su un grande palcoscenico ma che qualche volta recitiamo a soggetto.
Infine, i cavallari mi hanno insegnato il profumo dei cavalli sudati, la bellezza e la voglia di sfidare il mondo insieme. Velvet e Clea mi hanno insegnato l’amore incondizionato.
I ragazzi mi insegnano ogni giorno che esisterà un futuro anche senza di me.
Dietro ognuno di loro ci sono nomi, volti e storie che sono incisi nel mio cuore e ringrazio tutti.
Così a 60 anni non so più chi sono, qualche volta mi ritrovo a lavorare nel vigneto e a passeggiare nei campi di grano antico con Maria e sono felice. Qualche volta mi chiama qualche algoritmo e penso solo ad evadere dalla matrix. Questa è la vita che mi sono scelta.

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