La chiesa di Santa Liberata è dedicata alla patrona di Ciciliano ed è stata costruita su un vicino colle di fronte il centro storico e dal castello di Ciciliano. Da questo punto si ha un’ottima visuale delle valli sottostanti e forse per questo il luogo era chiamato ‘vigilianum’.
La chiesa è composta di due ambienti, il primo risalente al XII secolo con copertura con volte a botte e il secondo aggiunto con un ampliamento del XVII per collegarlo al vicino convento.
Il nucleo più antico è stato mirabilmente affrescato dalla famiglia Colonna nel XVI secolo affidando l’incarico ad alcuni maestri della bottega di Antoniazzo Romano. Si distinguono le immagini della Madonna in Trono e di Gesù che benedice e fra i santi si distingue Santa Liberata.
Il convento e la chiesa sono retti dall’ Ordine Maronita della Beata Maria Vergine che ha sede in Libano. Ciciliano era stato scelto nel 1884 dall’Abate Gabriele Kordahi, per essere luogo di villeggiatura per i frati.
Il convento è funzionante ed ha più di 40 camere e nel giardino sono stati piantato alcuni cedri del Libano, simbolo del paese, portati dai frati negli anni Trenta.
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