Nell’antichità il Lago Vladimone, Lacus Vladimonis, di Bassano in Teverina era considerato sacro.
Sulle sue sponde gli Etruschi compivano riti e feste periodiche.
I Romani immergevano le armi nelle sue acque per renderle invincibili.
Il lago era descritto da Plinio il Vecchio come "una ruota messa a giacere, con una circonferenza in tutto regolare, di colore più pallido, più verde e più intenso del marino".
Oggi il lago è quasi scomparso ed è periodicamente alimentato da sorgenti sulfuree.
Le sue acque sono lattiginose e insieme alla vegetazione palustre e formano ammassi che sembrano quelle "isole galleggianti" di cui scrissero alcuni autori latini.
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