La 'Porta Cerere' permette un accesso ad Anagni venendo da Roma sin dal periodo ernico, come viene raccontata da Marco Aurelio.
Era stata dedicata alla dea Cerere, la dea della fertilità, della maternità e della nascita e si riteneva che tutti i fiori, i frutti della terra e gli esseri viventi fossero suoi doni.
Un tempo era inglobata nel sistema murario, e protetta da torri, distrutto una prima volta dall’assedio spagnolo del 1556.
E’ stata poi ricostruita assieme al nuovo sistema murario dei bastioni in posizione diversa dalla precedente. La sua forma attuale staccata dalla muratura che la fa sembrare un arco di trionfo è dovuta ai restauri Ottocenteschi.
Sopra la porta si nota lo stemma della città con l’aquila che afferra il leone e le chiavi pontificie mentre sui due lati due grandi aquile.
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