Palazzo Borghese si trova nel punto più alto di Percile ed è stato realizzato dalla trasformazione dell’antico castello medievale.
Il castello era nato come punto di rifugio della popolazione ma anche punto di controllo di questa area tra la Sabina e la Valle dell’Aniene. Nel medioevo, la prima era sotto il controllo dell’Abbazia di Farfa e la seconda sotto quello della diocesi di Tivoli.
La storia dell’abbazia di Farfa è particolare in quanto raggiunse una notevole potenza con l’arrivo degli imperatori tedeschi di Federico Barbarossa e nelle lotte tra papato ed impero si schierò dalla parte imperiale.
La sua decadenza iniziò quindi con la sconfitta di Corradino di Svevia e l’arrivo dei francesi, gli angioini chiamati dal papa. Dopo la sua caduta il castello di Percile passò sotto il controllo della chiesa che lo affidò a diversi feudatari. I primi sono stati gli Orsini nel XIII secolo a cui sono succeduti gli Atti di Todi.
Dal 1596 il feudo di Percile è passato sotto il controllo della famiglia Borghese che è rimasta fino all’unità d’Italia.
Ai Borghese si deve la trasformazione del castello in un palazzo baronale e la sistemazione della vicina chiesa di santa Lucia, un tempo la cappella del castello.
Oggi il castello è sede del comune conservando così il suo ruolo di centro della vita amministrativa e sociale di Percile.
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