La prima domenica di giugno e la seconda domenica di settembre, a Civita di Bagnoregio si svolge la Tonna, una caratteristica e antichissima corsa di fantini su asini che ricorda il Palio di Siena.
La Tonna è certamente uno degli appuntamenti più attesi della Tuscia, un evento che richiama antiche tradizioni e un profondo legame tra l’uomo e la natura.
Nel passato gli asini erano l’unico mezzo di trasporto per raggiungere Civita e vengono celebrati con questo evento.
La Tonna è il nome locale con cui si identifica il percorso dalla forma circolare attorno alla piazza principale di Civita di Bagnoregio: Piazza di San Donato.
Il Palio è uno stendardo che raffigura il santo patrono della manifestazione e che viene dipinto ogni anno da un artista locale.
Secondo il regolamento del Palio della Tonna i fantini devono effettuare tre giri di piazza San Donato (cuore pulsante della “Città che Muore”) in tondo, da cui deriva il nome della piazza rotonda, o “tonna” nel dialetto locale, per poi affrontarsi in una serie di gare che porteranno i migliori a disputare la finale.
Fra incitazioni e risate, i testardi asinelli fanno la loro parte impuntandosi ed indietreggiando, mettendo il più delle volte in difficoltà fantini che tentano di spronare i cocciuti “compagni” a terminare la gara al meglio, nel tentativo di raggiungere la vittoria.
L’occasione della festa è sicuramente anche l’occasione per visitare uno dei più suggestivi borghi del Lazio, immerso fra enormi mura naturali generate dal lento e millenario logorio degli agenti atmosferici che danno vita ad uno spettacolo di grande unicità conosciuto con il nome di “ponticelli” e ben visibile affacciandosi dalla rupe orientale.
La manifestazione dona a Civita di Bagnoregio quel tocco di vivacità nella sua naturale quiete quotidiana.
Per l’occasione è organizzata anche una festa di piazza con musica e stand enogastronomici che già dal mattino allietano la giornata dei visitatori.
Il tutto in un clima allegro, di sana competizione, in una cornice di folla che unisce i pochi residenti ai turisti e a chi torna al paese in occasione dell’evento.
Tra una pausa e l’altra si consiglia vivamente di allontanarsi dal “caos” della manifestazione per scoprire e contemplare i silenzi e il volto immobile del borgo, il suo patrimonio di bellezza aspra e sorprendete.
Oggi Civita di Bagnoregio è candidata a Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
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