Guarcino. Campocatino

Sopra Guarcino, nell’altopiano di Campocatino a circa 1800 metri slm, si trova una delle stazioni sciistiche più antiche del Lazio con 1 seggiovia e 3 skilift.

La stazione offre 15 Km tra piste di discesa, fondo e snowpark ed è un luogo tra i più nevosi dell’Appennino, grazie all’esposizione diretta alle correnti umide occidentali.

Oltre allo sci è possibile praticare il downhill in bicicletta durante il periodo estivo oppure equitazione o trekking grazie ai vari sentieri e percorsi proposti.

La stazione è inoltre dotata di un Hotel, un Residence, numerosi ristoranti, bar e noleggi di attrezzature.

Grazie alla sua particolare conformazione a forma di ‘conca’, Campocatino è stata scelta sin dagli anni ’20 per la pratica dello sci di fondo e dello sci alpino. Il vero boom si è però avuto negli anni ’50 grazie quando furono disputate anche gare internazionali di sci.

Campocatino: natura, arte e sport

In inverno Campocatino è il paradiso dei bambini che possono divertirsi imparando a sciare in un ambiente protetto e controllato.

La conformazione delle piste e dell’altipiano lo rende una meta preferita da tutti i genitori che vogliono ‘dare libertà ai figli’ tenendoli però sempre sotto sorveglianza.

In estate, invece, i boschi si popolano di amanti del trekking, perché per l’altopiano passa una variante del Cammino di San Benedetto per i più sportivi.

Alcuni sentieri sono stati sistemati alcuni percorsi che termino con opere d’arte contemporanea, Land Art, realizzate da Massimiliano Floridi.

Le discese di Campocatino sono poi percorse da appassionati di Mountain-bike. I pendii si prestano molto bene alla pratica del ‘downhill’ e del ‘freeride’.

Il downhill (DH) è una disciplina che si svolge completamente in discesa lungo piste dai 2 ai 5 chilometri preparate su pendii anche molto ripidi e con ostacoli naturali o artificiali, come salti, gradoni alti anche più metri e sezioni sconnesse di rocce e radici.

Il freeride (FR) è una disciplina che si svolge in discesa ma che pone l'attenzione sullo stile, le manovre aeree e le parti tecniche dei percorsi. Il suo nome deriva dal ‘freeride sulla neve’ in cui si scende un pendio naturale senza un percorso preciso, obiettivi e regole.

Tutto questo con una vista che nei giorni di particolare purezza dell’aria consente di vedere i due mari: l’Adriatico e il Tirreno dove si possono distinguere le Isole Pontine.
 
 
 


Scritto da
Benedicta Lee

Nata a Roma da madre Italiana e padre Americano, lavora come libero professionista nell'ambito della comunicazione turistica, per cui attualmente frequenta l'Università di Scienze del Turismo. Ama...

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