Il Trono di Spade invade Gaeta: le riprese del prequel a Monte Spaccato

Il Trono di Spade invade Gaeta: le riprese del prequel a Monte Spaccato

Il Lazio delle meraviglie si trasforma nel Lazio del fantasy, grazie alla fascinosa Gaeta che a luglio che entra nella lista dei paesi selezionati dalla produzione della serie televisiva il “Trono di Spade”, Games of Thrones, per girare il suo prequel. 

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Monte Spaccato di Gaeta[/caption]

Per due settimane nel mese di Luglio, tutta la troupe di uno dei programmi televisivi più famosi al mondo girerà nella location della Montagna Spaccata di Gaeta alcune scene del tanto atteso prequel Game of Thrones: Blood Moon.

Non sarà di certo la “Westeros” che abbiamo conosciuto nelle 7 lunghe stagioni di una serie che dire che abbia bucato gli schermi è riduttivo.

Il “Trono di Spade” o Game of Thrones per gli anglofoni è una serie televisiva fantasy prodotta da HBO, famosa casa produttrice Americana di molte serie televisive come Sex and the City, I Sopranos e True Blood. La storia è tratta dai Biblici romanzi di George RR. Martin ed è re-interpretata dai registi David Benioff e D.B Weiss per il piccolo schermo.

Una trama e un mondo che prendono spunto da altri giganti del fantasy contemporaneo come il “Signore degli Anelli” di Tolkien, ma mantengono un realismo medievale basando i propri personaggi e le tematiche su alcuni degli episodi più significativi della storia Inglese come la “Guerra delle due Rose”, il conflitto tra le casate dei Lancaster e York per il trono d’Inghilterra.

Certo ci sono anche draghi, morti viventi e altre creature non coetanee al tipico monarca Inglese, ma è proprio questo mix perfetto tra mitologia fantasy e crudo realismo storico ad affascinare il pubblico di tutto il mondo. 

Questa creatività unita ad un’attenzione meticolosa nel rendere i personaggi persone reali con vizi, virtù e problemi umani, ha contribuito a rendere Game of Thrones uno degli show più seguiti al mondo.

Di quante persone parliamo?

Dalla prima stagione andata in onda il 17 Aprile 2011, alla 7 che si è conclusa nel 2019 la percentuale di spettatori è aumentata ben del 350%, con l’ultima stagione che ha contato una media di ben 32 milioni di spettatori. 

Il Trono di Spade non ha soltanto cambiato il mondo delle serie TV, portando una maggiore attenzione e interesse nei servizi di streaming online (Netflix, HBO go, Starz) ma anche il mercato stesso delle serie tv. Infatti grazie al successo del Trono di Spade si è vista una crescita esponenziale delle produzioni di nuovi programmi che hanno dato uno spazio più ampio ad altri generi, mentre prima il mercato era dominato dalle sitcom e l’intrattenimento di famiglia.   

E’ un mondo piccolo, ma mica tanto...

Potremmo stare qui a parlare di statistiche per ore, ma alla fine quello che sorprende ogni volta sono i livelli di produzione di questo programma, dai costumi al lavoro per la costruzione dei complicatissimi set, che lascerebbero chiunque senza fiato.

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Un inquadratura di una delle location più riconosciute in Irlanda del Nord[/caption]

Considerando la storia e la varietà di popoli che abitano il mondo di “Westeros”, Il Trono di Spade ha avuto bisogno di girare in varie parti del mondo ...stiamo parlando di 7 stagioni girate in 10 nazioni in tutto il mondo: dal Marocco all’Irlanda del Nord, scelte per bellezze architettoniche e naturali che si avvicinassero il più possibile al mondo creato da George RR Martin. 

Molti di questi luoghi ora sono diventati vere e proprie mete di pellegrinaggio per fan sfegatati e curiosi che ne sono rimasti affascinati.

Tiella di Kraken o di Polpo?

Al termine della settima stagione, cavalcando l’onda della disperazione generale per la fine di una delle saghe più avvincenti del 21esimo secolo, è uscita la notizia confermata dalla casa produttrice HBO della messa in produzione di un Prequel del Trono di Spade, intitolato Blood Moon, di cui alcune delle scene con grande sorpresa verranno girate alla Montagna Spaccata di Gaeta.

La Montagna Spaccata è un luogo magico particolarmente affascinante per via delle tre fenditure che si trovano sul promontorio, dove sorge il suggestivo Santuario della S.S. Trinità costruito nell’undicesimo secolo. Un Santuario che ha visto il passaggio di numerosi pontefici e Santi, uno dei quali fu San Filippo Neri, che leggenda vuole abbia vissuto nella montagna dove ancora oggi è possibile vedere il suo giaciglio di pietra conosciuto come “Il letto di San Filippo Neri”. 

[caption id="attachment_79411" align="center-block" width="800"] L'impronta della "mano del Turco"[/caption]

Molto evocativa è anche la “Grotta del Turco”, chiamata così per la presenza su una delle pareti rocciose di una mano, attribuita dagli abitanti di Gaeta a quella di un marinaio Turco.

Dove lo parcheggi il drago?   

Un luogo pieno di storia e mistero che attira visitatori da tutta Italia, sta per ospitare una delle produzioni più famose al mondo. Ancora non possiamo immaginarci i risultati che porterà questo avvenimento per il piccolo borgo di Gaeta, ma possiamo provare a fare una previsione. 

Basta guardare quello che è successo in questi ultimi anni a tutti gli altri paesi che hanno ricevuto il trattamento di set dei 5 regni. In Irlanda del Nord, dove ci sono più di 50 delle location utilizzate per girare molte delle scene più iconiche del Trono di Spade, il turismo generato dalla serie tv ha portato dall’inizio della serie nel 2010 un incremento di £251 milioni di sterline nell’economia del paese. E’ stimato che ogni anno 350.000 turisti  vadano in Irlanda del Nord per vedere le location di Game of Thrones. 

E sapete quanto spendono? Circa 50 milioni di sterline l’anno (55 milioni di euro).

Un paese che ora si è trasformato in una vera e propria meta turistica di nicchia, ed ha completamente abbracciato il fenomeno mediatico nato dalla produzione del Trono di Spade. Sono stati creati tour, esperienze e percorsi per i fan più sfegatati che vengono attratti dallo show, ma rimangono rapiti dalla bellezza di un paese che, prima di questa opportunità, sarebbe stato lontano dal pensiero di qualunque turista.       

Per Gaeta questa è un’occasione ghiotta e soprattutto un momento per riflettere su cosa possiamo offrire, a parte le nostre bellezze architettoniche e naturali, alle grandi produzioni e a tutti i viaggiatori che vengono nella nostra Regione con la speranza di vivere emozioni uniche e autentiche (draghi inclusi).


Scritto da
Benedicta Lee

Nata a Roma da madre Italiana e padre Americano, lavora come libero professionista nell'ambito della comunicazione turistica, per cui attualmente frequenta l'Università di Scienze del Turismo. Ama...

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