Un mare di storia e di vino nella manifestazione più attesa dell’estate in Tuscia!
Abbiamo partecipato a DiVino Etrusco un evento enogastronomico, organizzato nello splendido centro storico di Tarquinia. Calici al collo, abbiamo assaporato le migliori etichette delle 37 cantine dell’antica Etruria e incontrato i loro produttori.
Ogni bottiglia una storia, ogni sorso un’emozione. Una vera e propria esperienza sensoriale che racchiude due parole chiave: Identità e territorio. In fondo una delle prime immagini di un tralcio di vite è stata trovata proprio in una tomba Etrusca!
Tarquinia è un borgo ricco di storia e bellezza. Parte delle 12 dodecapoli (città) Etrusche, è uno dei borghi del Lazio ad avere un sito patrimonio mondiale UNESCO, la “Necropoli dei Monterozzi”, apprezzata universalmente da studiosi e turisti per la sua bellezza preservata nel tempo.
Una Necropoli che suscita meraviglia, da cui nel tempo sono state riportate alla luce inestimabili testimonianze e reperti, la maggior parte custoditi ed esposti nel “Museo di Tarquinia”, all’interno del borgo.
Dello splendore del patrimonio materiale di Tarquinia ne siamo tutti a conoscenza, (“Le migliori 5 cose da fare a Tarquinia”) ma mai ci saremmo potuti immaginare la bellezza di uno degli eventi più attesi della Provincia.
Bianco, Rosso e Verdicchio.
DiVino Etrusco è una manifestazione enogastronomica diventata un vero punto di riferimento per la scoperta del territorio del Viterbese, ogni anno ad agosto ospita aziende vitivinicole provenienti dal territorio dell’antica Etruria, la terra del misterioso popolo degli Etruschi.
Ogni cantina ha un suo stand, attrezzato per le degustazioni dei migliori vini, spumanti e rosati locali. Ogni azienda rappresenta una delle dodici città stato Etrusche di appartenenza (dodecapoli).
Un richiamo al passato, il nome della dodecapoli indicato sia in Italiano che nel nome originale etrusco, dona un tocco d’identità importante a prodotti che portano avanti l’eccellenza di un territorio che non vuole dimenticare le sue origini. Tante le aziende vitivinicole presenti, dalle autoctone di Tarquinia come “La Valle del Marta” alle cantine di Orvieto.
Gustare questi vini e conoscere la loro storia è un vero piacere, anche grazie all’aiuto dei sommelier della FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) che con destrezza fanno sentire tutti spavaldi degustatori di emozioni (intenditori di vini o meno).
Un’occasione per conoscere anche i prodotti locali più amati, come il miele e le nocciole della Tuscia, coltivati e prodotti con passione dalle tante aziende a conduzione familiare presenti nel territorio.
Prodotti come “l’Apellina”, una crema spalmabile 70% miele biologico e 30% nocciole del Viterbese, che nel gusto assomiglia alle classiche creme di nocciola in commercio, ma con il 100% dei benefici che vengono dalle materie prime utilizzate. Due delizie della Tuscia al prezzo di una!
Di vino e di cibo
Bicchiere al collo ci si avventura per le vie del borgo, immersi nei profumi del “Cibo da strada” preparato sotto ai nostri occhi, anche quello un richiamo forte del territorio in cui ci troviamo, fiero delle proprie tradizioni e identità. Niente patatine o panini del porchettaro, qui a DiVino Etrusco si va di frittura di moscardini e cinghiale.
Per dessert? Si torna alla merenda dei nonni, con un piatto di ricotta fresca ricoperta da dolce marmellata fatta in casa.
Qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo...
DiVino Etrusco è stata l’occasione per mettere in mostra i prodotti di Eatrusco, una piattaforma che riunisce i migliori produttori del territorio e i loro prodotti in un’unica rete di distribuzione e promozione.
Un marchio che promuove i prodotti che provengono dal territorio Etrusco e ne certifica la qualità. Mangiare come gli Etruschi? Perchè no!
Un centro storico che prende vita, ad ogni angolo qualcosa da fare, che sia degustare un buon vino o ballare in piazza ai ritmi lenti di un tango. Tante sono le manifestazioni nel Lazio che utilizzano il format di DiVino Etrusco, poche però sono quelle che rimangono impresse per bellezza ed efficienza.
Un paese che ha capito l’importanza della promozione delle proprie eccellenze locali, e che con rispetto e classe guida, i propri cittadini per primi, ma anche turisti e curiosi, alla loro scoperta.
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