Ogni paese ha delle particolarità architettoniche ma quelle di Cave, vicino Roma, sono veramente uniche: una serie di Villini Liberty che hanno creato un’area di particolare interesse e pregio architettonico. Ma come sono nati? Perché proprio a Cave?
Il territorio di Cave è caratterizzato da una particolare condizione climatica: adagiato ai piedi dei Monti Prenestini e circondato da una profonda valle di un verde intenso con boschi di querce, lecci e castagni. La presenza di una sorgente di acqua leggera e salutare, la Fonte di Santo Stefano, ha contribuito a fare di questo territorio una meta ambita per soggiorni e colonie estive, sin dagli inizi del ’900.
Ai primi anni del secolo, una serie interventi infrastrutturali determinano un momento di importante sviluppo per il paese. Tra i più importanti la realizzazione di un nuovo asse viario e di uno ferroviario per un migliore collegamento con la città di Roma.
La ferrovia collegava Roma e Fiuggi attraversando un territorio pianeggiante, tra le colline e la valle. È proprio lungo questo percorso, attorno alla stazione, che si ha la nuova espansione del paese.
Il suggestivo collegamento con la città di Roma con il “trenino”, (detto a “scartamento ridotto”, avendo distanza tra le rotaie più stretta) era stato progettato appositamente per questi territori dall’ingegnere di Cave Antonino Clementi. Grazie alla stazione molte persone conoscono le bellezze di Cave e sempre più persone decidono di villeggiare e abitare nel territorio.
Cave è indicata nelle stampe e nelle cartoline dell’epoca come “stazione idroclimatica” e molti esponenti della borghesia romana la scelgono per trascorre le loro vacanze e soggiorni. Lungo la ferrovia e tutt’intorno sorgono una serie di residenze signorili realizzate secondo lo spirito e la sensibilità dell’epoca.
Le costruzioni sono signorili e vengono progettate secondo lo stile dell’epoca. Nella vicina Roma come nel resto di Italia, si era diffuso lo stile Liberty o Floreale dettato dalla volontà di guardare alla natura come fonte di ispirazione nelle arti e in architettura.
Proprio la vicinanza con la Capitale e la sensibilità di artisti, ebanisti e artigiani locali, determinano la nascita nel paese di una serie notevole di villini in stile Liberty, determinando una nuova immagine del paese unica in tutto il territorio.
Sono architetture eleganti e proporzionate caratterizzate da decorazioni originali ma mai eccessive, sempre misurate e in equilibrio con l’ambiente circostante.
La struttura è in muratura, dal disegno a pianta regolare, rettangolare o quadrata. La facciata è in genere a due livelli, anche se non mancano realizzazioni su tre livelli.
Quasi tutti i villini sono caratterizzati dalla presenza del torrino, che riprende la tipologia del castelletto, che contiene il corpo scala. Il torrino è anche l’elemento che porta luce all’interno della casa, attraverso le ampie finestrature, ed è adornato con bugnati e decorazioni che lo evidenziano e lo rendono elemento forte e autonomo dal resto dell’edificio.
Queste residenze sono in relazione stretta con la natura circostante. Anzi, la natura e la vegetazione che li circondano sono parte integrante dell’architettura stessa. In questo spirito ‘diverso’, i giardini sono arricchiti da palme, presenti ancora oggi, bellissime e che erano state importate nei primi anni del ‘900.
Pur nella tipologia simile, ogni villino è caratterizzato da diverse decorazioni e da dettagli originali che lo rendono unico e diverso da ogni altro.
Stucchi e ringhiere sono stati piegati come motivi floreali con grande maestria dagli artigiani di Cave per creare suggestioni che ancora oggi emozionano il visitatore.
Le origini dei Villini Liberty di Cave, una particolarità italiana
- Mosetti
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