Tutti in Ciociaria! A giudicare dal numero di articoli scritti nelle riviste del mondo e al numero delle prenotazioni stiamo assistendo ad un boom di questa bellissima terra. E pensare che fino a pochi anni fa era solo un simbolo di genuinità ma anche di estrema ruralità!

Come la Ciociaria è arrivata alla notorietà
La notorietà è qualcosa che arriva dall’esterno, è il modo in cui siamo percepiti dagli altri e non il modo in cui ci guardiamo. Cambia totalmente la prospettiva e spesso quello che per noi è un problema per gli altri è una magnifica esperienza di vita.
Ci sono mille diversi episodi che hanno contribuito a modificare la percezione della Ciociaria ma fra questi non c’è Sophia Loren. Infatti, mentre in Italia ci viene subito in mente il film La Ciociara, all’estero questo film era apparso con il nome Two Women (le due donne) e non si faceva menzione di questa terra dal nome difficile da pronunciare.
Molta notorietà parte dal nord America, in una città canadese separata da Detroit negli USA da un tunnel sotto il fiume Hudson: parliamo del Ciociaro Club di Windsor.
Con il Premio Town Ambassador ho incontrato e intervistato uno dei suoi fondatori, Rocco Maiuri originario di Ceprano e ho potuto conoscere come il Ciociaro Club abbia totalmente cambiato il modo di sentirsi di milioni di persone.
Chiariamo subito che il Ciociaro Club non è uno dei circoli di emigranti che si ritrovavano attorno ad una identità territoriale di un paese, ma è un circolo nel senso anglosassone del termine. Si estende su una proprietà di 18 ettari con un ristorante che può ospitare fino a 5.000 persone, campi di calcio, di golf e anche una chiesa che riproduce la facciata del Santuario della Madonna di Canneto (anche se questo gli ha causato non pochi problemi con il vescovo canadese).
La gestione del club è stata talmente efficiente ed elegante che Rocco mi raccontava come prima del Ciociaro Club tutti gli emigrati dicevano di venire da paesi ‘vicino Roma o Napoli’, perché nessuno aveva idea di cosa fosse la Ciociaria. Oggi invece anche molti emigrati (o i loro discendenti) che vengono da territori limitrofi come dalla provincia di Roma, Latina o dall’alta Campania dicono di ‘venire dalla Ciociaria’ perché è più cool.
Un’altra Town Ambassador, Nancy Campbell originaria del Piglio ha icontribuito a dare una immagine diversa alla Ciociaria promuovendo viaggi d’arte e mostre su questo territorio (https://issuu.com/nancycampbell10/docs/scoprire_la_ciociaria_photobook_def).
Nancy è una pittrice ed era la direttrice della famosa Woodstock School of Art a Saugerties, vicino le cascate del Niagara. Incuriosita dalle sue radici italiane è andata alla scoperta di Piglio e dei paesi vicini e la abbiamo incontrata per caso alla Polledrara a Paliano su indicazione di conoscenti comuni (Leggi altro) l. Da allora continua con almeno un viaggio ogni anno in cui porta pittori a dipingere la Ciociaria en plein air.
Infine dobbiamo citare la squadra del Frosinone calcio che non solo si è distinta in Italia, ma è andata a fare dei tour in Canada e USA (https://www.legaseriea.it/en/media/serie-a/tournee-canada-usa-il-programma-del-frosinone), che è partito proprio da Windsor e ha esportato una immagine ancora più vincente per tutta la Ciociaria. Mi ricordo perfettamente i commenti di molti miei amici canadesi orgogliosi che la loro Ciociaria giocasse in Serie A, o Premiere League come potremmo tradurre il prestigio del torneo.

Il ritorno degli emigrati che investono in Ciociaria
A completare l’immagine di territorio capace di attrarre l’attenzione e quindi anche investimenti, vanno citati alcuni casi di emigranti o loro discendenti che sono tornati anche per investire nei loro territori di origine.
Il più famoso è certamente Cesidio Di Ciacca, Town Ambassador di Picinisco , che quasi ogni settimana compare in qualche prestigiosa televisione del mondo con la sua storia di ‘emigrato di ritorno’ di successo.
Ma basta chiedere ad una agenzia immobiliare per capire come Arpino stia diventando una meta per tutti coloro che cercano una casa in un vero ‘borgo italiano’.
Nel nostro piccolo possiamo dire che da quando questa estate abbiamo aperto il nostro piccolo agriturismo (www.donnavittori.com) abbiamo avuto più ospiti stranieri che italiani e la prima degustazione dei nostri vini la abbiamo fatto ad un gruppo di svedesi.

La DMO Alta Ciociaria
La consapevolezza della notorietà raggiunta dalla Ciociaria è emersa chiaramente nell’assemblea della DMO Alta Ciociaria (https://www.altaciociaria.it ) quando alcuni imprenditori che gestiscono importanti alberghi a Fiuggi hanno chiaramente raccontato di come la percezione del valore della Ciociaria sia costantemente aumentato negli anni.
E tutti abbiamo applaudito Paolo Novi quando ha parlato di un territorio ‘elegante’, dove la iniziale immagine di ruralità negli anni ha assunto un carattere più nobile.
Forse oggi potremo definire la Ciociaria un territorio elegantemente genuino oppure di una genuinità elegante. A voi la scelta.
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