9 Mag: Incontro al parco Magic Land di Valmontone

9 Mag: Incontro al parco Magic Land di Valmontone

Invitati dall'Amministratore Delegato del Parco di Valmontone, abbiamo partecipato ad un incontro con gli operatori del settore turistico che doveva illustrare il cambio di passo del Parco.
Nuova proprietà, ma soprattutto nuovi investimenti e tonnellate di vernice. Questo è il nuovo corso in poche parole.

Gli investitori sono un fondo di investimento che ha rilevato la proprietà dal tribunale, ha pagato i creditori e ha chiuso accordi con le banche con un business plan credibile. La strategia di uscita del fondo è in 5 anni quindi è davvero chiaro che sono interessati allo sviluppo del parco.

Ma lo sviluppo del parco coincide con lo sviluppo dell'area?

Erano anni che non entravo in un parco a tema e la sensazione che la vita all'interno dei parchi sia la stessa di quando li ho lasciati, mentre tutto è cambiato fuori dal mondo, creando una certa distonia.

È come se si fosse accentuata la distanza tra il mondo reale e il mondo dello spettacolo, mentre forse è solo la mia sensazione di essere un operatore del settore turistico 'minore', quello legato alla cultura. Tuttavia, la parola "cultura" va considerata nella sua accezione più ampia e non limitata al patrimonio storico e artistico. Dal cibo alla musica, dalla scienza alla fantascienza.

La mia sensazione particolare è che il parco Rainbow Magic Land di Valmontone debba diventare un patrimonio per l'intera comunità di paesi di una vasta area. Ma per fare questo bisogna costruire ponti che riflettano anche il tipo di relazione che si deve instaurare per poterne uscire tutti vincenti: il parco con più visitatori e il territorio stesso che diventa promotore emotivo del parco e diventa meta turistica.

Un'altra considerazione su cui rifletterò ancora nei prossimi giorni (o mesi) è la fascia d'età del target che è stato scelto come cliente ideale del parco.

A mio modesto avviso, i dieci anni di crisi che ci separano dalla data di inaugurazione del Parco di Valmontone hanno portato a tanti cambiamenti socio-economici che, accanto al target tradizionale, possiamo immaginarne altri che possano compensare periodi di scarsa affluenza .

Altre persone, tuttavia, potrebbero essere attratte dal parco utilizzandolo in modo diverso. Anche il divertimento è una forma di cultura, ma la cultura può anche essere divertimento.

Presto altre proposte, intanto "Ad Maiora" per i 10 anni di Valmontone Rainbow Magic Land.


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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