Affile Giampiero Frosoni, Claudia Bettiol, Ercole Viri
Affile

Affile, il paese dei bambini e delle sorprese

La strada per Affile è in salita e sembra portare in alta montagna ma ad un certo punto arrivo in un piccolo altopiano con un paesaggio di cipressi, oliveti e vigneti. Ma siamo veramente in montagna sui Monti Affilani?

C’è forse una bolla climatica che mi ha riportato in valle senza saperlo?

Costeggio un viale alberato ordinato che mi porta all’inizio del paese ed arrivo con la macchina in una bella piazza piena di vita, di ristorantini e con una chiesa medievale fatta con pietre irregolari con il portone aperto. Decido di entrare.

Dall’esterno è un semplice edificio, ma appena varcato il portone entro in un’opera d’arte, una emozione come quella realtà immersiva solo che questa è reale. Dal soffitto in travetti in legno con maioliche decorate fino alle pareti affrescate.

Sono qui per il progetto della rete dei Town Ambassador con l’Area Metropolitana di Roma e ogni giorno scopro meraviglie. Conoscevo Affile solo per il vino, e fra l’altro nel mio vigneto a Paliano ho piantato proprio il Cesanese di Affile, ed ero più volte passata vicino per andare a Subiaco e nella Valle dell’Aniene.

Affile è uno spartiacque, sembra non appartenere a nessuno eppure sorprende.

Esco dalla chiesa per andare in comune dove incontro il sindaco Ercole Viri e il vicesindaco Giampiero Frosoni. La prima cosa che mi dicono con orgoglio è che Affile è il paese dei centenari e molti studiosi vengono a cercare di capire il motivo: “Abbiamo una centenaria anche a Seattle e la nipote ci tiene sempre informati della sua salute”.

Affile Panorama
Affile vicolo

Il progetto piace molto ed è importante avere un paese che produce vino di qualità, il Cesanese di Affile DOC, così poi possiamo presentare un vero paniere di prodotti dei nostri territori.

E mentre ho lanciato il sasso, li lascio ed esco per andare a fare fotografie al centro storico. Mi sorprende la presenza di tante macellerie, e sono tutte aperte, il borgo antico è vivo e mentre scatto qualche foto ricevo anche consigli su cosa andare a fotografare.

Ad un certo punto leggo ‘Liquorificio’ e penso che sia un ricordo del passato, ma un signore mi dice: “suoni al campanello, è una impresa attiva e le risponderanno. Non ho visto Mauro uscire per cui deve essere dentro”.

Aspetto e penso stiamo scherzando quando un giovane sorridente mi apre e subito mi dice: “siamo il più piccolo liquorificio in Italia e io faccio liquori da 4 generazioni!”.

Il suo non è un accento locale e mi dice che la microimpresa è composta da lui e sua moglie che è nella stanza dietro ad imbottigliare. Viene da San Leo in Romagna vicino Rimini (ed il nome Ariminum di un liquore richiama le sue origini) e sua moglie viene dalla Maremma Toscana.

Hanno scelto di trasferirsi in questo borgo e sono felici. “Questo è il paese dei bambini. Ce ne sono tantissimi e qui abbiamo scelto di far crescere i nostri che sono stati sempre liberi di muoversi per i vicoli del centro. A Carnevale le piazze erano piene di bambini”.

È il secondo paese in cui trovo sorrisi, mi era capitato anche a Canterano due settimane fa quando tutti sorridevano e dicevano di vivere felici. Oggi trovo le stesse parole, gli stessi sorrisi e le persone che per strada mi raccontano con orgoglio delle loro bellezze.

Forse dobbiamo ricominciare da questi borghi. Forse la prima internazionalizzazione la dovremo fare nelle nostre case.

E in un altro articolo vi racconterò bene la storia di Marco e Antonella e della raffinatezza del loro liquore che hanno chiamato ‘Gnorante: un vero ossimoro per questa esplosione di profumi.

Intanto torno a Paliano e mi godo la mia scrivania sul prato con vista sulla Valle del Sacco.

Affile liquorificio
Affile Panorama

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...