Siamo arrivati in Parlamento, alla sala delle conferenze stampa di Montecitorio per raccontare la nostra storia e quella del legame fra Settefrati e i suoi discendenti all’estero.
Era inevitabile che un progetto che ha visto la collaborazione fra la comunità italiana di Settefrati, quella canadese di Toronto e quella americana di Stanford potesse diventare un punto di riferimento per i parlamentari eletti all’estero.
Infatti, l’onorevole Fucsia Nissoli Fitzgerald, eletta alla camera nella circoscrizione del Nord America, ha saputo del nostro progetto direttamente dalla comunità di Toronto e ha voluto organizzare una conferenza nella sala stampa di Montecitorio il 23 maggio per approfondire la sua conoscenza.
Tony Malizia, presidente della Canneto Society di Toronto e nel direttivo della Federazione dei Laziali dell’Ontario, la aveva avvisata. Entrambe le organizzazioni sono partner attive del progetto Felicita Back Home di rigenerazione del borgo di Settefrati.
Il primo ad introdurre il tema dell’importanza del turismo delle radici è stato il dr Giovanni de Vita, del Ministero degli Esteri, che ha illustrato come il ministero abbia dichiarato il 2024 l’Anno del Turismo delle Radici ed abbia destinato 20 milioni del PNRR a progetti che possano facilitare il ritorno dei discendenti italiani.
L’onorevole Fucsia si è soffermata sulla vita degli italiani all’estero e come i discendenti di terza e quarta generazione, cresciuti con i ricordi dei nonni, abbiano voglia di conoscere le proprie radici ma vadano coinvolti con formule innovative che superino quelle rigide dei Comites.
Spesso sono giovani che vogliono costruire nuovi legami in Italia ma le barriere cultuali e linguistiche si presentano come macigni insormontabili e dopo una breve visita da turisti tornano a casa oltreoceano senza aver realmente goduto il vantaggio di avere una doppia cultura e una doppia anima.
In questo senso, il Premio Town Ambassador, dato a coloro che mantengono un ruolo attivo nella creazione di ponti fra i due oceani e il progetto di rigenerazione di Settefrati possono svolgere un ruolo fondamentale e diventare una best practice.
Il sindaco Riccardo Frattaroli ha ricordato come Settefrati abbia il numero degli iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero uguale al numero dei residenti in Italia e che il progetto Felicita Back Home di rigenerazione del borgo è anche un grande progetto di creazione di nuovi legami fra generazioni.
Infatti, la progettista Claudia Bettiol ha raccontato la genesi del progetto e di tutti i partner e di come sia nato immediatamente come intercontinentale, tra le due sponde dell’oceano, interculturale ma anche intergenerazionale.
Infatti, il progetto si basa su attività che devono essere realizzate insieme da giovani discendenti e da giovani residenti. Per una volta, la prima generazione di emigrati svolge il ruolo di mentore creando le opportunità per i ragazzi che poi modelleranno le nuove relazioni da soli, secondo il mood che vivranno.
Le dinamiche dei giovani sono totalmente cambiate, così Settefrati mira ad attrarre nomadi digitali che possano vivere come cittadini temporanei nel loro borgo di origine. Potranno scoprire non solo la vita quotidiana dei giovani italiani, ma anche le opportunità di costruire nuovi legami investendo in piccole attività legate al territorio.
E questo passaggio di testimone fra generazioni è la vera questione su cui si dibatte nelle comunità all’estero e quella che rappresenta il futuro delle relazioni fra italiani e discendenti italiani.
In chiusura, Gianni Lattanzio ha espresso l’auspicio di partire subito con la sperimentazione di questo modello affinchè possano essere il segnale della costruzione di nuovi ponti fra i cittadini italiani e i loro fratelli all’estero.
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