Filettino
Filettino

Filettino, ad un passo dal cielo e dall’Abruzzo

Che strano il tempo. Dicono sia misurabile ma credo che la sua lunghezza dipenda dalle emozioni e non dall’orologio. Quando ero adolescente andavamo tutte le settimane a sciare a Campo Staffi e spesso passavamo i fine settimana in un residence vicino le piste con il gruppo CAI di Colleferro. Allora sembrava lontanissimo, un vero viaggio.

Lunedi scorso dovevo andare a Filettino per fare un consiglio con la DMO Alta Ciociaria, di cui mi onoro di essere nel consiglio di amministrazione, e il telefono mi dice 58 minuti. Praticamente più vicino di Roma all’ora di punta!

Percorro una bellissima strada fra i boschi fino a scorgere il familiare castello di Trevi nel Lazio e poi mi dirigo di nuovo verso l’alto, verso l’Abruzzo con cui condividiamo le montagne più belle che si vedono da casa mia.

Filettino mi rievoca strani pensieri. Quando nel 2012 la profezia dei Maya parlava di sconvolgimenti catastrofici, alcuni predicatori sostenevano che Filettino sarebbe stato l’unico comune sicuro. E tra alcuni miei amici era iniziata la ricerca di informazioni sulle case a Filettino.

E sempre in quell’anno c’era un signore (di cui non ricordo il nome) che voleva creare il Principato di Filettino. Ma come sono burloni questi montanari!

Arrivo nella sede della Proloco e trovo tre persone dall’area seriosa come delle vere persone di montagna. Tutti hanno già preso posto attorno al tavolo e iniziano a parlare del proprio borgo e di cosa può fare un turista.

Oltre a Simona Girolami e all’efficientissimo Paolo Novi, mi presentano Gianni Taurisano, il sindaco uscente, e Corrado Girmenia e Angelo Petrignani della Pro Loco di Filettino. Poco dopo una elegante signora si siede accanto a me, la moglie del sindaco. Elegante ma affabile, tanto che dopo pochi minuti sembriamo grandi amiche.

Ci mostrano un video dal montaggio lento ma delle immagini di una bellezza che stordisce. Immagini che trasmettono felicità!

DMO Alta Ciociaria a Filettino
Tombola Ciociara di Filettino

All’inizio la presentazione di Filettino parte come tanti altri borghi fino a quando non introducono il ‘Percorso della Felicità’: noi sgraniamo gli occhi e loro iniziano a sorridere. Chiediamo più informazioni: anche noi vorremo fare quel sentiero. Tutti abbiamo bisogno di un po’ di felicità (oppure di riconoscere quella che è in noi). Lo ha disegnato e curato Antonella Lombardi che da tempo ha deciso di impegnarsi ad aiutare le persone a ‘ricentrarsi’ sulla gioia.

A questo punto i sorrisi si allargano e inizia una storia di Filettino che non è più fatta di parole ma di emozioni. Nella stanza circola energia positiva, sarà la montagna o saranno le persone?

Finito il consiglio ci regalano alcune pubblicazioni sul borgo e la cosa più divertente che ho mai visto: una tombola in dialetto ciociaro con allegata la traduzione in italiano!

Una espressione di felicità totale: un amore per il borgo che diventa amore per la vita. Una raffinatezza che nasconde una profondità di emozioni come una grotta che porta al centro della terra.

Questa dovrebbe diventare un elemento identitario di un territorio più grande. Una idea bellissima e realizzata con molto garbo.

La giornata si conclude a tavola ed entriamo in un bar dove una piccola scala ci porta ad una saletta superiore con una parete finestrata verso la montagna.

Siamo in cielo!

Anche la nostra oste, la signora Maria è felice e ci vorrebbe portare tutto quello che ha cucinato. Optiamo per un piccolo antipasto e un secondo e ci arriva uno dei piatti più buoni assaggiato in questo inverno: una polenta ripassata con broccoletti e salsiccia e ricoperta di pancetta arrosto e di porchetta. Le foto non possono rendere giustizia al piatto!

Sono seduta vicina al sindaco Gianni e a sua moglie Maria Paola e scopro una coppia di persone fuori dal normale. Se cercavo stereotipi a Filettino non c’è spazio per loro. Amano la vita e non vedono l’ora di tornare a cavalcare le strade con la loro moto. Mi mostrano una serie di fotografie di moto e macchine d’epoca da brivido.

Mi parlano della bellezza della moto in autunno in montagna con le foglie che cambiano colore, mi parlano della scuola di danza che hanno fatto aprire a Filettino e che frequentano. Mi parlano di musica e che si stanno allenando per omaggiare un comune francese con cui sono gemellati.

Qui c’è vita. Qui c’è felicità. Qui bisogna venire a riallinearsi con le armonie della vita.

Sbrigatevi ad assegnare l’ostello comunale perché sono curiosa di vedere che cosa vi inventerete per promuovere il vostro bellissimo borgo. E veniamo a percorrere il sentiero della felicità.

Magari ci torno pure per quell’americano delle Hawaii che torna sempre a Filettino e che potrebbe essere un perfetto Town Ambassador!

Polenta Ripassata a Filettino

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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