È un giorno frenetico, eppure ho la sensazione che tutto andrà proprio come deve andare.
Tutto sembra ruotare attorno a Canterano dove devo incontrare il sindaco per il progetto dei Town Ambassador dell’area metropolitana di Roma, fortemente voluto da Pierluigi Sanna e Alessia Pieretti.
Ho appuntamento con Benedetta Pistoia, la giovane assessore che avevo incontrato a Vallepietra, ma contemporaneamente la nostra amica Frida arriva dalla Svezia e poi ho appuntamento telefonico con Jason di San Francisco per alcuni discendenti italiani dei Monti Lepini.
Stravolgiamo l’ordine. Io e mia figlia Maria decidiamo di andare a prendere Frida all’aeroporto e di portarla con noi a Canterano. Così il suo primo impatto con l’Italia sarà questo gioiellino di minuscolo paese nell’Alta Valle dell’Aniene. Insolito conoscere l’Italia attraverso Canterano.
Lasciamo l’autostrada a Castel Madama ed è come lasciare il caos mentre ci inoltriamo in strade e paesaggi che a detta delle ragazze ricordano ‘Il signore degli anelli’. Gli alberi senza foglie permettono di far scoprire castelli e campanili che puntinano un paesaggio montano (e magari nascondono Sauron mentre noi siamo le aiutanti di Frodo).
“Non potevo immaginare di arrivare in Italia ed essere catapultata in questi paesaggi da cartolina. Mi sembra di vivere in un sogno” ci dice Frida che non capisce una parola della nostra lingua ma comprende bene le parole non dette, la sincerità delle persone.
Passiamo per Rocca Canterano (che sembra quasi scivolare da una tavola inclinata) ed arriviamo nella piazza dove ci aspetta il sorriso di Benedetta.
Tutte giovani ragazze (a parte la presente) e ammiro il loro ottimismo. Un aperitivo al bar dove ci accoglie Monica anche lei giovane e felice di vivere a Canterano.
Ma che strano paese, sembrano tutti felici.

Cerchiamo connessioni con l’estero e subito Mohamed Shalaby ci racconta di Simona Mastrogiacomo, una canteranese che ha sposato un egiziano ed è andata a vivere a Il Cairo. Torna tutti gli anni per qualche mese e i suoi ragazzi (gemelli di 16 anni e uno di 14) stanno crescendo con la doppia cultura ma con le radici sempre ben salde in Canterano.
Mohamed fa anche il pizzaiolo e nel fine settimana aiuta Monica a trasformare il bar in pizzeria animando la vita sociale del centro storico.
Quello che mi sorprende è sempre il sorriso.
Saliamo delle eleganti scale e arriviamo in piazza dove incontriamo il sindaco Aldo Todini e il suo gatto che si stende al sole e, mentre lo aggiorniamo del progetto, ci avvisa che Pierluigi Sanna sta venendo a controllare alcuni cantieri proprio nel borgo.
Poco dopo arriva anche il sindaco Fiorenzo de Simone di Vicovaro e il consigliere Luigi Grossi di Pico (che però è qui per amore della giovane assessore).
E mentre sono al telefono, le ragazze fanno un giro per il borgo antico scattando foto e parlando con il proprietario dell’alimentari che ancora mantiene vivo il centro e che sembra racchiudere nella sua immagine il passato ma anche il futuro.
Finisco di parlare e torno idealmente a Canterano e Benedetta mi mette in contatto con Tonino Panzini amico di Ard Geller, un canteranese che ora vive a Washington. Con il suo lavoro Ard ha girato tutto il mondo finché non ha messo nuove radici in USA ma non dimentica mai di tornare a Canterano e si prodiga in tutti i modi per il suo borgo del cuore.
Così nella foto di rito, per circostanze che solo il destino può creare, ci ritroviamo Frida dalla Svezia, noi da Paliano, Pierluigi Sanna da Colleferro/Roma, Fiorenzo da Vicovaro e Luigi da Pico.


Canterano al centro del mondo!
Parliamo a lungo di come promuovere il borgo e mi raccontano di tutte le belle feste che riempiono la vita come l’arrampicata sulle facciate delle case o le passeggiate alla cascata Bucia Buciera.
Ma Canterano è particolarmente famosa per il pane ed il tartufo ed infatti fa parte delle Città del Tartufo. E la sagra del tartufo mi sembra un’ottima scusa per tornare da queste parti, magari completando il pranzo con qualche biscotto al latte, al vino o i gustosi brutti ma buoni.
Per un giorno Canterano è stata il baricentro di una intensa vita sociale ma siamo sicuri che tutta la Valle dell’Aniene sarà il centro di un nuovo modo di vivere i borghi.

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