Una proposta altamente innovativa che vuole diventare un modello italiano, questo è il protetto di rigenerazione di Settefrati che ha partecipato al bando dei piccoli borghi del Ministero della Cultura.
Una proposta che unisce le diverse sponde dell’oceano con un ponte di amore e di opportunità di impresa per ripopolare Settefrati e la splendida Valle di Comino.

L’idea di fondo del progetto è partita dal testo del bando ‘dare nuove radici ai giovani’ e a rigenerare i borghi in fase di spopolamento. Ma cosa fare in un paese in cui non ci sono giovani? Come pensare di riportare i giovani a vivere in un paese al termine di una valle con una strada che praticamente termina nel centro storico?
La risposta è stata: i giovani originari di Settefrati che vivono all’estero, i discendenti degli emigrati a cui dobbiamo dare nuovi stimoli e nuove emozioni per tornare a stabilire relazioni continuative con il loro paese di origine.
Un progetto interculturale, intergenerazionale, internazionale e inclusivo di tutti gli operatori di eccellenza della Valle di Comino.
Per due mesi, i Town Ambassador di Settefrati, Tony Malizia dal Canada, Antonia di Preta e Antonio Vitti Jr dagli USA, coordinati da Claudia Bettiol di Discoverplaces si sono incontrati digitalmente cercando di risolvere tutte le delicate questioni che nascevano da questa sfida così grande.

Così il sindaco Riccardo Frattaroli racconta il grande lavoro di questi due mesi:
‘Abbiamo lavorato coinvolgendo tutti gli operatori del territorio in un progetto che interessa tutta la splendida Val di Comino. Per me la Valle è come una margherita ed ogni borgo è un petalo, senza uno di questi petali non esiste il fiore. Così il nostro progetto ha cercato di risolvere un problema che hanno tutti i borghi cercando di superare i limiti territoriali di Settefrati’.
Il cuore del progetto sono i giovani, e saranno proprio tre giovani (un americano, un canadese e un italiano della Valle di Comino) che a turni di tre mesi verranno a raccontare il passato ma soprattutto il futuro di Settefrati e della Valle di Comino. Nella auto elettrica del comune gireranno ogni borgo e filmeranno il patrimonio materiale e quello immateriale delle processioni, le sagre e i festival raccontandolo costantemente sui social e su diversi siti.
Dovranno raccontare la bellezza storica e naturalistica nelle diverse stagioni, ma anche la vita dei produttori, dei viticoltori, dei pastori e tutte le opportunità di investimento che incontreranno.
Altri giovani di successo, si sono resi disponibili ad accompagnare l’inserimento di questi giovani nella vita socioeconomica della Valle, come Maria Pia dell’azienda Agricola San Maurizio con il suo Pecorino di Picinisco DOP, Enrico Rossi presidente del Consorzio Cabernet di Atina DOC e titolare con il fratello della cantina Masseria Barone, e tutti i componenti del Biodistretto della Valle di Comino. Saranno poi loro a contattare i proprietari delle case chiuse del centro storico presentando dei business plan per il loro rinnovamento e l’inserimento in un circuito assistito di affitti brevi.
A questi giovani saranno affiancati dei tutor senior in Italia ma anche in Canada e USA che hanno preso parte alla stesura del progetto contribuendo alla creazione di questo modello così innovativo. Oltre ai Town Ambassador di Settefrati, Caroline di Cocco ex ministro della cultura dell’Ontario e autrice di libri sull’emigrazione italiana in Canada ha dato la sua disponibilità come mentor del centro di documentazione.
In Val Comino i ragazzi saranno supportati da Claudia Bettiol di Discoverplaces (creatrice del Premio Town Ambassador) per la strategia e la comunicazione, da Cesidio di Ciacca (un imprenditore scozzese che ha investito nella vicina Picinisco) per le relazioni con i possibili investitori esteri, e Davide del Prete (un architetto italiano che da 20 anni vive e lavora a Londra e che durante il Covid è tornato in smart working a Settefrati) per l’assistenza alla rigenerazione delle abitazioni del centro storico.

Una menzione particolare per Enzo Borrelli con il resort Valle dell’Aquila, che da anni promuove Settefrati come meta di eccellenza, per il suo ruolo non solo di assistenza ai giovani ma anche di formazione all’accoglienza internazionale per i locali.
Da questo piccolo assaggio si comprende la portata innovativa dell’idea e per questo il sindaco Riccardo Frattaroli si è rivolto al nucleo della Provincia di Frosinone di esperti del PNRR che sono stati selezionati dal ministero. Sono venuti a Settefrati e la professionalità, ma anche l’entusiasmo, di Roberta Centonze sono stati essenziali per mettere a posto tutte le tessere del puzzle per dar vita ad un disegno unitario.
Tutti abbiamo lavorato per creare un modello che possa essere un punto di riferimento nel panorama italiano.
Altri dettagli li sveleremo un po’ alla volta perché sono tante le piccole sorprese da raccontare e tutto il grande entusiasmo dei partecipanti che si sono buttati anima e corpo per risolvere uno dei problemi di tanti borghi italiani: quello di non disperdere il patrimonio di amore degli emigrati e dei loro discendenti.
E tutto questo è stato raccontato anche al Ministero degli Esteri che ha indetto l’Anno del Turismo delle Radici.
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