Mercoledì 13 aprile, presso la Sala del Cinema Esperia a Paliano si è svolta la seconda assemblea pubblica per la creazione del biodistretto Genazzano-Paliano, un progetto ambizioso che unisce due comuni della nostra regione territorialmente vicini. Comuni legati da una tradizione fatta di storia, prodotti tipici e tradizioni comuni, che saranno valorizzati grazie ad un grande spirito di comunità e cooperazione.
Ma cos’è, e perché dobbiamo parlare di Biodistretti?
Per Paolo Gramiccia - Dirigente Area Strumenti Finanziari e Qualità Regione Lazio e Lucia Margaritelli Responsabile Progetto Biodistretti Lazio i biodistretti hanno un ruolo propulsivo per un territorio:
“La promozione e la creazione dei Biodistretti si incentra sulla valorizzazione e lo sviluppo sostenibile del territorio. La loro istituzione ha come obiettivo quello di promuovere l’agricoltura biologica, diffondere buone pratiche rurali, ambientali e sociali, tutelare i saperi locali, la biodiversità, sviluppare l’ecoturismo culturale e gastronomico.Tutto questo attraverso la diffusione di un modello partecipativo dal basso, attento allo sviluppo sostenibile e alle vocazioni dei territori. Questo il succo della legge che disciplina i biodistretti”
Per qualificarsi come Biodistretto, i comuni proponenti hanno bisogno di avere nel loro territorio almeno il 15% dei terreni a vocazione “biologica”.
Nel Lazio sono solamente 7 i biodistretti riconosciuti, 2 in fase di riconoscimento e quello in costituzione di Genazzano-Paliano sarebbe il 10°.
Genazzano ha già il 30% dei suoi terreni coltivati in modo biologico mentre Paliano ha il 16%. L’unione fa la forza, e l’esempio di questi due comuni porterà sicuramente altri operatori del territorio ad aderire al Biodistretto convertendo le loro coltivazioni.
All’incontro erano presenti il sindaco di Genazzano Alessandro Cefaro e il sindaco Domenico Alfieri di Paliano. Tra i promotori dell’iniziativa: Eleonora Campoli, assessore all’Agricoltura di Paliano, e Massimiliano Lucci assessore all’Agricoltura di Genazzano.
Le conclusioni sono state di Giuseppe Orefice, responsabile del progetto Biodistretti della Regione Lazio che ha esortato tutti gli imprenditori locali a non scoraggiarsi all’inizio perché ‘i frutti si colgono sempre dopo la semina’.
Noi siamo orgogliosi di quello che accade nel nostro territorio e seguiremo e racconteremo questa iniziativa come meritano tutti i grandi progetti che mettono il territorio, e le sue persone, al primo posto.
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