

Si trova alle pendici del Monte Cimino e il suo nome è dovuto alle grandi piantagioni di canapa che erano una fonte di ricchezza per la comunità.
Canepina si trova nella zona di influenza degli Etruschi ma il primo documento sulla sua storia si trova nell’archivio della Abbazia di Farfa che la include fra i suoi possedimenti con il nome Fundus Canipinae.
Leone IX (1049-1054) diede incarico alla famiglia Di Vico, ufficiali prefetti di Roma, di costruirvi un castello difensivo per proteggersi dagli attacchi dalla piana del Tevere. Il borgo medioevale si forma proprio attorno a questo castello dove gli abitanti si rifugiavano contro le scorribande dei vari soldati delle potenti famiglie locali in guerra per il potere.
Canepina si trova nella zona di influenza degli Etruschi ma il primo documento sulla sua storia si trova nell’archivio della Abbazia di Farfa che la include fra i suoi possedimenti con il nome Fundus Canipinae.
Leone IX (1049-1054) diede incarico alla famiglia Di Vico, ufficiali prefetti di Roma, di costruirvi un castello difensivo per proteggersi dagli attacchi dalla piana del Tevere. Il borgo medioevale si forma proprio attorno a questo castello dove gli abitanti si rifugiavano contro le scorribande dei vari soldati delle potenti famiglie locali in guerra per il potere.
Continua a leggere la storia
Nel 1154 papa Adriano IV acquista il castello che entra fra i possedimenti della Chiesa. L’area era già famosa per la qualità della sua canapa contesa da tutte le nobildonne e i prelati romani.
Nel 1170 passò sotto il controllo del comune di Viterbo che la restituì alla Santa Sede nel 1332. Una descrizione di Canepina fatta da papa Pio II nel 1460 la descrive come povera e oscura.
Intorno alla fine del Quattrocento, Canepina attraversa un periodo di crescita con nuove committenze religiose. Nel 1487 vennero riparate e allargate le mura di Canepina includendo il borgo e aprendo tre porte.
Canepina entrò poi nel Ducato di Castro creato da papa Paolo III Farnese per suo figlio Pier Luigi.
Dopo la distruzione di Castro, avvenuta nel 1649 per volere di papa Innocenzo X, Canepina tornò sotto il dominio della Chiesa con la quale restò fino all’unità d’Italia.
Nel 1170 passò sotto il controllo del comune di Viterbo che la restituì alla Santa Sede nel 1332. Una descrizione di Canepina fatta da papa Pio II nel 1460 la descrive come povera e oscura.
Intorno alla fine del Quattrocento, Canepina attraversa un periodo di crescita con nuove committenze religiose. Nel 1487 vennero riparate e allargate le mura di Canepina includendo il borgo e aprendo tre porte.
Canepina entrò poi nel Ducato di Castro creato da papa Paolo III Farnese per suo figlio Pier Luigi.
Dopo la distruzione di Castro, avvenuta nel 1649 per volere di papa Innocenzo X, Canepina tornò sotto il dominio della Chiesa con la quale restò fino all’unità d’Italia.
Seguici sui social