

Saracinesco è uno dei borghi più piccoli vicino Roma arroccato su uno delle vette dei monti Ruffi che dominano la valle dell’Aniene proprio alla sua confluenza con il fiume Licenza, e nelle giornate limpide può vedersi il mare. La strada per raggiungerlo termina proprio nel centro storico a circa novecento metri slm dopo un panoramico percorso di montagna.
Il suo nome e il suo stemma racchiudono tutta la sua storia, si dice infatti che sia stato fondato a seguito delle invasioni dei Saraceni nel 876. Gli arabi furono sconfitti dalle truppe papali ed alcuni di loro si rifugiarono in un castello su questa altura. Anche lo stemma riporta un castello con merli ghibellini (che appoggiavano l’impero) con due teste di moro (così venivano rappresentati le persone di origine araba) con il classico turbante sul capo.
Intorno al mille il castello passò sotto il controllo della vicina Abbazia di Subiaco e poi ai signori di Poli.
Della storia di Saracinesco va citato il periodo delle lotte fra papato e impero quando questo castello era governato dalla famiglia Antiochia, ossia dai figli del grande imperatore Federico II di Sveva. Nel castello è stato ospitato Corradino di Sveva nel suo passaggio prima della battaglia di Tagliacozzo che determinerà la fine di questa dinastia e della contrapposizione con la chiesa. Questo periodo viene rievocato ogni anno in un bellissimo corteo storico per le vie del borgo che rievoca il passaggio di Corradino di Sveva.
Successivamente, per un certo periodo il castello e il borgo sono stati amministrato dalla famiglia Orsini fino al 1588 quando entrò a far parte delle proprietà dirette della chiesa amministrate dalla Camera Apostolica.
Oggi restano poche tracce dell’originario castello e forse la piazza principale del borgo era la corte della fortezza mentre la chiesa di San Michele era l’originaria cappella.
Nel borgo si respira un’aria fine “d’altri tempi”, forse anche per la presenza di strani orologi nelle piazzette del borgo e di un bellissimo Museo del Tempo.
Una vera particolarità sono le modelle di Saracinesco che sono state ritratte dai più grandi artisti tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Infatti in inverno, quando i lavori nei campi erano in pausa, le donne di Saracinesco andavano a vendere viole e fiori ai piedi della scalinata di Piazza di Spagna a Roma. Queste donne in costume venivano usate come modelle dai pittori della famosa e vicina Via Margutta e questi quadri si possono oggi trovare in molti musei del mondo.
Il borgo è stato poi il set del famoso film La Ciociara che valse un oscar a Sophia Loren.
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