

Esperia nasce nel 1867 dalla fusione dei comuni di Roccaguglielma e San Pietro in Curolis.
Roccaguglielma fu fondata in età medievale dal normanno Guglielmo di Glossavilla e compare per la prima volta in un documento del 998, come possedimento dell’Abbazia di Montecassino. Qui si rifugiò la popolazione dopo le invasioni dei saraceni.
Per la sua posizione strategica presso un valico montano, che collegava Aquino direttamente con Gaeta senza passare per Cassino, subì spesso assedi e distruzioni. Dal Trecento cambiò famiglie di feudatari: gli Spinelli, i Della Rovere e i Farnese. Conobbe un notevole benessere e nel 1636 entrò a far parte del regio demanio e le sue condizioni economiche peggiorarono a causa dei frequenti terremoti e dei pesanti tributi.
Nel corso dell’Ottocento questa era l’area delle scorrerie del brigante fra’ Diavolo, nativo della vicina Itri. Il nome Esperia riprende l’antica denominazione della penisola italiana. Ha subito pesanti bombardamenti subiti nel corso del secondo conflitto mondiale Linea Gustav.
Roccaguglielma fu fondata in età medievale dal normanno Guglielmo di Glossavilla e compare per la prima volta in un documento del 998, come possedimento dell’Abbazia di Montecassino. Qui si rifugiò la popolazione dopo le invasioni dei saraceni.
Per la sua posizione strategica presso un valico montano, che collegava Aquino direttamente con Gaeta senza passare per Cassino, subì spesso assedi e distruzioni. Dal Trecento cambiò famiglie di feudatari: gli Spinelli, i Della Rovere e i Farnese. Conobbe un notevole benessere e nel 1636 entrò a far parte del regio demanio e le sue condizioni economiche peggiorarono a causa dei frequenti terremoti e dei pesanti tributi.
Nel corso dell’Ottocento questa era l’area delle scorrerie del brigante fra’ Diavolo, nativo della vicina Itri. Il nome Esperia riprende l’antica denominazione della penisola italiana. Ha subito pesanti bombardamenti subiti nel corso del secondo conflitto mondiale Linea Gustav.
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