Il Banchetto del Matrimonio ogni estate a Gavignano

Il Banchetto del Matrimonio ogni estate a Gavignano

Siamo a Gavignano, precisamente su un lungo colle che domina la Valle del Sacco, in un borgo dal sapore medioevale dove le macchine non possono entrare. Tutti i vicoli sono coperti con la tradizionale pietra bianca e le case sono in pietra.

E proprio al centro del paese, sotto l’antico Palazzo Baronale, ogni anno si può partecipare ad uno degli eventi più attesi dalla vallata: il Banchetto del Matrimonio.

Non un matrimonio di re e regine, ma una rievocazione di un tradizionale matrimonio contadino del secolo scorso, anzi della metà dell’Ottocento.

E pure se a Gavignano aveva una villa il grande Giulio Cesare e qui è nato Papa Innocenzo III, quello di San Francesco, i gavignanesi hanno scelto di ricordare la vita contadina legata alla vita dei campi e ai ritmi della natura.

E cosa c’è di più festoso di un matrimonio in estate?

Gavignano risplende sotto il sole del pomeriggio che tinge di rosa la vallata, il centro storico si riempie di persone felici e i profumi delle pietanze inondano l’aria tra i vicoli.

Il centro della festa è ovviamente la piazza davanti al Palazzo Baronale, dove si trova il palco con la musica dal vivo suonata da gruppi popolari e dove sono posizionati i tavoli degli sposi e degli invitati.

E ognuno di voi può essere un invitato venendo a cenare al nostro Banchetto di Matrimonio. E ognuno di voi potrà assaggiare i piatti della tradizione preparati con prodotti tipicamente locali, del nostro amato territorio.

Ma torniamo al matrimonio e al corteo nuziale che passa lungo le vie del paese rievocando le tradizioni del passato secondo un copione che è stato studiato dagli esperti del nostro Museo della Civiltà Contadina che è possibile visitare con le nostre guide.

Le musiche sono affidate ai ragazzi di una delle più prestigiose scuole musicali affiliate ad un Conservatorio. Giovani saltellanti seguono gli sposi e fanno rimbalzare le allegre note fra gli antichi palazzi medievali del centro.

Dopo il corteo, il banchetto!

Ci si siede a tavola e fra le portate si assaggiano i famosi formaggi, sia di pecora che vaccini, e la carne dei pastori di Gavignano, la frittata alle erbette, i fagioli co’ le cotiche, polenta al sugo di maiale, la pecora a jo callaro, il castrato alla brace, erbe di campo strascinate, la panzanella, la zuppa di pane, la trippa, baccalà co’ le patate….

Ovviamente il piatto forte, quello principale, sono i famosi Maccaruni Gavignanesi, ai quali il nostro borgo dedica una giornata di festa con la Sagra dei Maccaruni, proprio il giorno dopo quello del matrimonio.

Sono fatti dai volontari della Pro Loco che usano farine del mulino Iacquino di Vicalvi, sia nella versione 0 che integrale, uova pregiate e l’acqua della nostra amata Fonte Meo. Le tagliamo fini fini ed inutile dire che chi viene una volta non può far a meno di tornare ogni anno.

L’esperienza enogastronomica coinvolge anche il vino e ogni anno facciamo un accordo con una eccellente cantina locale per promuovere i vitigni del territorio come il Cesanese del Piglio, la Passerina o il Bellone.

E tra una portata ed un’altra si può partecipare ai giochi tradizionali del tiro alla fune ….. e soprattutto ballare al ritmo dei saltarelli.

Cosa posso consigliarvi ancora? Venite a conoscere la nostra festa e approfittatene per godervi un romantico tramonto dal terrazzo davanti la nostra Chiesa da cui si domina tutta la vallata.

Vi aspettiamo


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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