A quasi 30 anni dalla sua proclamazione al Consiglio Europeo, e a 20 dalla nascita della associazione italiana, non solo la via Francigena gode di ottima salute ma è uno dei cammini preferiti dai giovani italiani.
È stato presentato all’ENIT il docufilm girato lungo i 3.200 km della Via Francigena, da Canterbury fino a Santa Maria di Leuca attraversando Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia.
La protagonista di questa avventura e la testimonial è stata Myra Stals che lungo il suo cammino ha incontrato 3.500 i viaggiatori, 28 blogger, 11 videomaker e decine di giornalisti con altrettanti influencer di Tik Tok, Youtubers e Instagrammer.
Il risultato di questa imponente opera di comunicazione sono stati 16 video regionali, 55 reels, 1.000 fotografie in alta risoluzione, 117 articoli su blog in 3 lingue, 117 podcast, una rivista interamente dedicata all'evento e oltre 500 articoli pubblicati sulla stampa internazionale.
Ma ancora più interessante il dato che lungo il tratto italiano l’età dei camminatori è scesa notevolmente ed ha incontrato migliaia di giovani a partire dai 18 anni. Questo fa ben sperare anche nel fatto che molti di loro potranno innamorarsi di professioni legate al turismo lento, ai cammini e alla valorizzazione dei borghi.
Il dato dei giovani è stato subito ripreso da Maria Elena Rossi (direttrice marketing ENIT) che ha sottolineato l’importanza della APP su cui stanno lavorando e che è in linea con le esigenze di questi viaggiatori/turisti.

E di tutti i 3500 km, Myra Stals è rimasta incantata da 3 zone in particolare che ora sono nel suo cuore: la Lunigiana in Toscana, il basso Lazio e Minturno in particolare e la zona intorno al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo in Puglia.
Un discorso particolare è stato quello del ministro del turismo Massimo Garavaglia che ha voluto partecipare ad una tappa (da Acquapendente a Bolsena) ed è rimasto folgorato dall’esperienza: “Quando provi non smetti, il cammino da assuefazione. E’ la versione attuale del Gran Tour in cui artisti e viaggiatori venivano a visitare l’Italia”.
Il prossimo passo è quello di raggiungere i 100.000 camminatori/anno prima del giubileo e di continuare l’azione di supporto alla candidatura della Francigena a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
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