teatro amatoriale Liguria
teatro amatoriale Liguria

La finzione nella finzione della finzione, la bellezza di una sera a teatro

Quando era studentessa, con il mio amico Sandrino facevamo l’abbonamento a teatro negli spettacoli del giovedì pomeriggio dedicati agli studenti. Ogni anno sceglievamo fra l’Eliseo e il Quirino, eravamo giovani ma amavamo le tradizioni e solo qualche volta andavamo a vedere le ardite novità del Teatro Argentina.

I viaggi in treno e le soste a Fontana di Trevi sulla via del ritorno servivano a commentare quello che avevamo visto e, ovviamente, gli spettacoli più commentati erano quelli tratti dalle storie di Pirandello.

Ma far ridere è molto più complicato che far piangere e si cammina su una sottile linea che separa il gusto dalla trivialità.

Ieri sera abbiamo riso di cuore e di testa grazie al Cornuto Immaginario di Moliere della Compagnia Teatro Sacco di Savona in Liguria. Siamo andati al teatro Vittorio Veneto di Colleferro per il Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano 2022 e siamo stati rapiti per tutta la durata dello spettacolo.

Devo dire che il titolo trae in inganno, perché più che il Cornuto Immaginario abbiamo assistito ad uno spettacolo Pirandelliano di finzione nella finzione della finzione.

La storia è quella di una compagnia teatrale che viene derubata delle scenografie e dei costumi e che sale sul palco senza sapere più cosa deve mandare in scena. Il capo comico decide di andare a ruota libera recitando a soggetto sul tema del Cornuto Immaginario di Moliere.

Ma non è il testo di Moliere il vero protagonista dello spettacolo che abbiamo goduto come pubblico, bensì i commenti e le battute dimenticate degli attori che dovevano recitare un copione che non ricordavano benissimo.

Complimenti alla regia!

Le sfumature dei piccoli movimenti degli attori sul palcoscenico e le battute che si scambiavano sono state perfette e muovevano al sorriso. Le gambette della bella Celia e di suo padre che si muovevano a ritmo frenetico facevano quasi presagire un teatro di avanguardia mentre erano solo l’inizio di questa finzione multilivello.

Anche la storia che una coppia di attori sposati recitava come coppia di attori sposati nel Cornuto Immaginario, e che tra loro le battute sulla commedia teatrale si confondevano con le battute sulla commedia della vita, è stata perfetta. In vero stile pirandelliano.

Anche i costumi ricordavano quelli dei primi del Novecento dei Sei Personaggi in cerca di Autore che tante volte ho gustato al Quirino.

Bravissimi gli attori, a partire dal capocomico Antonio Carlucci, che interpretava il ruolo più serioso, fino ad arrivare ad Alessio Dalmazzone che faceva la parodia di sé stesso e del bell’uomo di turno. E forse anche di tutti noi che oggi impieghiamo ore a farci fotografare mettendoci in pose improbabili per comparire sui social con una immagine lontana dalla realtà quotidiana.

Qualche sfumatura di accenno ligure di Sandro Battaglino - Sganarello e di Guglielmo Bonaccorti mi trascinavano nei profumi delle vie del porto di Savona dove ho trascorso bellissime serate dedicate all’arte e dove tornerei volentieri.

Un omaggio anche alle due protagoniste Susj Borello e Manuela Salviati alle quali avrei dato qualche piccola battuta in più per rendere giustizia alla loro bravura.

Complimenti alla Liguria. E complimenti anche alla mia fedele amica Clea che non riuscivo a lasciare a nessuno a casa e che mi ha accompagnata a teatro. Ha gradito molto e per fortuna non c’erano gatti in sala.

teatro amatoriale Colleferro
teatro amatoriale Colleferro
teatro amatoriale Colleferro

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

Iscriviti alla Newsletter

Scopri un territorio attraverso le emozioni di chi l'ha raccontato in prima persona.