
Chi vuole esportare all’estero sa benissimo l’importanza dei marchi che certificano la sostenibilità delle imprese e dei prodotti. Nel Lazio siamo fortunati perché ne abbiamo uno regionale: Natura in Campo – i prodotti dei parchi.
Ieri sera a Cori, Vito Consoli, direttore regionale dell’Ambiente, ha illustrato ad un gruppo di imprenditori dei Monti Lepini (e non solo) le opportunità di richiedere ed utilizzare questo marchio per potersi valorizzare. La direzione regionale è infatti impegnata nella certificazione e nella promozione di tutte le imprese che hanno ottenuto questo prestigioso marchio.
E proprio ieri eravamo in contatto con un intermediario che, come prima domanda, ci ha chiesto quali fossero le nostre certificazione per rassicurare i clienti internazionali.
Forse ancora pochi lo conoscono perché nel passato era limitato a chi si trovava all’interno delle aree protette regionali, ma oggi è disponibile per tutte le aziende che ricadono nei comuni che hanno parchi e per quelle che trasformano prodotti che provengono da tali aree.
Il marchio era nato nel 2004 per promuovere l’agricoltura sostenibile ed abbassare la paura che le aree protette e i parchi fossero un ostacolo alle imprese: “valorizzare e promuovere le produzioni agro-alimentari sostenibili e tradizionali delle aree naturali protette del Lazio”.
Oggi Natura in Campo – i prodotti dei parchi viene dato a chi produce in biologico (o è in conversione) per premiare “un’agricoltura attenta alla conservazione del suolo e alla promozione di pratiche che impiegano meno energia da fonti fossili, prediligendo fonti rinnovabili, con minori quantità di emissioni di CO2.”
A fare gli onori di casa Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini che ha organizzato la giornata di approfondimento, e Marco Carpineti che ha ospitato nella sua azienda vitivinicola offrendo un calice di Kius (il mio preferito), fritti di verdure di campo e una fetta della colomba di Maciste di Cori.
Un particolare merito a queta colomba realizzata con lievito creato con il processo di fermentazione del vino Nero Buono di Cori e premiata come miglior Colomba Innovativa d’Italia.
E nelle grafiche di Maciste ho riconosciuto la mano del grande Edoardo Bernardi, artista e grafico di Cori che ha curato tutta la nostra immagine di Donna Vittori – Borgo Agricolo (www.donnavittori.com).

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