

Anagni si stende lungo il crinale di una lunga collina che domina la Valle dei Latini (o Valle del Sacco), ai piedi dei monti Ernici. Il suo profilo è inimitabile e si riconosce a distanza.
È stata famosa sin dal tempo preromano per essere una città sacra e la capitale del fiero popolo degli Ernici, che furono sconfitti dai romani nel 306 AC. La gloria di Anagni è riportata nello stemma con la frase "HERNICA SAXA COLUNT QUOS DIVES ANAGNIA PASCIT" (la ricca città di Anagni nutre chi vive negli Ernici) tratto da un verso dell’Eneide di Virgilio.
Il centro sacro e politico di Anagni si trova nell'acropoli di origine preromana, dove oggi si trova la cattedrale medioevale, e la città era originariamente protetta da una cinta muraria ‘ciclopica’ come molte città del basso Lazio. Queste mura sono state poi riutilizzate e trasformate in epoca romana secondo la tecnica delle mura "serviane" (IV-III secolo AC).
È molto interessante la zona delle mura chiamata "Arcazzi", con tre grandi archi a tutto sesto sorretti da pilastri isolati dalla cinta muraria, a cui si ricollegano mediante una pseudo-volta.
È stata famosa sin dal tempo preromano per essere una città sacra e la capitale del fiero popolo degli Ernici, che furono sconfitti dai romani nel 306 AC. La gloria di Anagni è riportata nello stemma con la frase "HERNICA SAXA COLUNT QUOS DIVES ANAGNIA PASCIT" (la ricca città di Anagni nutre chi vive negli Ernici) tratto da un verso dell’Eneide di Virgilio.
Il centro sacro e politico di Anagni si trova nell'acropoli di origine preromana, dove oggi si trova la cattedrale medioevale, e la città era originariamente protetta da una cinta muraria ‘ciclopica’ come molte città del basso Lazio. Queste mura sono state poi riutilizzate e trasformate in epoca romana secondo la tecnica delle mura "serviane" (IV-III secolo AC).
È molto interessante la zona delle mura chiamata "Arcazzi", con tre grandi archi a tutto sesto sorretti da pilastri isolati dalla cinta muraria, a cui si ricollegano mediante una pseudo-volta.
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Anagni ha un carattere sacro anche per i Romani e viene descritta dall’imperatore Marco Aurelio. Nella parte bassa in pianura si trovano molti resti romani lungo la via Latina (oggi via Casilina) che collegava Roma con Napoli. L’antica ‘Anagnia’ è stata sede estiva degli imperatori Marco Aurelio, Comodo, Lucio Settimo e Caracalla, il quale le ha conferito il titolo di Città.
Con le invasioni barbariche gli abitanti lasciano le parti in pianura e si rifugiano nelle mura attorno alla chiesa sull’acropoli e la città storica inizia la sua nuova vita medioevale. Sembra che dall’abbandono del piccolo centro di Vico Moricino, dove oggi si trovano delle catacombe paleocristiane, gli abitanti sono scappati nelle alture vicine e hanno fondato Acuto.
Il vero splendore di Anagni arriva poco dopo l’anno mille e ha la sua espressione nella costruzione della grande cattedrale che risale al 1074. Anagni è stata al centro della vita politica internazionale del Medioevo e della vita del papato, soprattutto grazie alla famiglia Caetani.
Ha dato i natali a quattro grandi pontefici: Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII ed è stata anche una residenza ufficiale dei Papi. Qui i pontefici trovavano un rifugio sicuro prestigioso e per questo è chiamata la "La Città dei Papi".
La città è dominata dalla imponente cattedrale medioevale, che risale al 1074, con una potente fiancata e le tre absidi. L’interno, a tre navate, ha un pavimento a mosaico realizzato da Maestro Cosma e i suoi figli.
Dalle navate laterale si discende nella bellissima cripta di San Magno, con cicli di affreschi di maestri Benedettini che documentano il passaggio dalla tecnica pittorica bizantina a quella romanica.
Nel 1160 durante le lotte tra papa Alessandro III e Federico Barbarossa, il papa vi promosse una riunione di cardinali e prelati per scomunicare l'imperatore, l'antipapa Vittore IV e i suoi sostenitori.
Ma l’episodio più famoso è quello dello ‘Schiaffo di Anagni’ ricevuto dal papa Bonifacio VIII nel 1303 da parte di Giacomo Sciarra Colonna nella lotta contro i Francesi del re Filippo IV il Bello. Poco dopo la morte di Bonifacio VIII la sede papale venne spostata ad Avignone e inizia un periodo di declino anche a causa di una pestilenza e di saccheggi da parte di compagnie di Ventura.
Durante la guerra fra papa Paolo IV e Filippo II di Spagna, Anagni viene dichiarata città fortificata e doveva dare alloggio all’esercito pontificio e difendere Roma dagli attacchi da sud. Ma nel 1556 subisce il “sacco” per mano del Duca d’Alba, il viceré di Napoli. Il duca bombardò Anagni, la occupò e per dieci mesi la saccheggiò e distrusse i principali edifici fino alla firma della pace che avvenne a Cave.
Nel 1572, Anagni viene scelta come residenza dal cardinale Benedetto Lomellino e con lui inizia una ripresa economica. Nel ‘600 e ‘700 Anagni si arricchisce di nuovi palazzi nobiliari e le chiese medievali vengono restaurate secondo lo stile barocco.
Nell’800 i francesi dichiarano Anagni il capoluogo dipartimentale e dopo l’unità d’Italia la costruzione di scuole ed edifici pubblici sottolinea questo ruolo.
Nel XIX secolo Anagni diventa una ‘capitale’ del sapere grazie alla edificazione di importanti collegi e centri studi come il collegio “Regina Margherita” del 1890, dedicato alla regina d’Italia per le orfane dei maestri elementari, e l’imponente “Leoniano” del 1897, voluto da papa Pecci Leone XIII per la formazione dei sacerdoti.
Nel 1930, poi, viene costruito il convitto “Principe di Piemonte”, per i figli maschi dei dipendenti degli enti locali, che incorpora la magnifica chiesa di San Pietro in Vineis.
Anagni ospita il Centro Studi del Lazio Meridionale. Ogni anno si svolge un importante ‘Festival del teatro medievale e rinascimentale’ nei luoghi simbolo della città e la Cattedrale con la stupefacente Cripta sono su tutti i libri di storia dell’arte e attirano turisti da tutto il mondo.
Con le invasioni barbariche gli abitanti lasciano le parti in pianura e si rifugiano nelle mura attorno alla chiesa sull’acropoli e la città storica inizia la sua nuova vita medioevale. Sembra che dall’abbandono del piccolo centro di Vico Moricino, dove oggi si trovano delle catacombe paleocristiane, gli abitanti sono scappati nelle alture vicine e hanno fondato Acuto.
Il vero splendore di Anagni arriva poco dopo l’anno mille e ha la sua espressione nella costruzione della grande cattedrale che risale al 1074. Anagni è stata al centro della vita politica internazionale del Medioevo e della vita del papato, soprattutto grazie alla famiglia Caetani.
Ha dato i natali a quattro grandi pontefici: Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII ed è stata anche una residenza ufficiale dei Papi. Qui i pontefici trovavano un rifugio sicuro prestigioso e per questo è chiamata la "La Città dei Papi".
La città è dominata dalla imponente cattedrale medioevale, che risale al 1074, con una potente fiancata e le tre absidi. L’interno, a tre navate, ha un pavimento a mosaico realizzato da Maestro Cosma e i suoi figli.
Dalle navate laterale si discende nella bellissima cripta di San Magno, con cicli di affreschi di maestri Benedettini che documentano il passaggio dalla tecnica pittorica bizantina a quella romanica.
Nel 1160 durante le lotte tra papa Alessandro III e Federico Barbarossa, il papa vi promosse una riunione di cardinali e prelati per scomunicare l'imperatore, l'antipapa Vittore IV e i suoi sostenitori.
Ma l’episodio più famoso è quello dello ‘Schiaffo di Anagni’ ricevuto dal papa Bonifacio VIII nel 1303 da parte di Giacomo Sciarra Colonna nella lotta contro i Francesi del re Filippo IV il Bello. Poco dopo la morte di Bonifacio VIII la sede papale venne spostata ad Avignone e inizia un periodo di declino anche a causa di una pestilenza e di saccheggi da parte di compagnie di Ventura.
Durante la guerra fra papa Paolo IV e Filippo II di Spagna, Anagni viene dichiarata città fortificata e doveva dare alloggio all’esercito pontificio e difendere Roma dagli attacchi da sud. Ma nel 1556 subisce il “sacco” per mano del Duca d’Alba, il viceré di Napoli. Il duca bombardò Anagni, la occupò e per dieci mesi la saccheggiò e distrusse i principali edifici fino alla firma della pace che avvenne a Cave.
Nel 1572, Anagni viene scelta come residenza dal cardinale Benedetto Lomellino e con lui inizia una ripresa economica. Nel ‘600 e ‘700 Anagni si arricchisce di nuovi palazzi nobiliari e le chiese medievali vengono restaurate secondo lo stile barocco.
Nell’800 i francesi dichiarano Anagni il capoluogo dipartimentale e dopo l’unità d’Italia la costruzione di scuole ed edifici pubblici sottolinea questo ruolo.
Nel XIX secolo Anagni diventa una ‘capitale’ del sapere grazie alla edificazione di importanti collegi e centri studi come il collegio “Regina Margherita” del 1890, dedicato alla regina d’Italia per le orfane dei maestri elementari, e l’imponente “Leoniano” del 1897, voluto da papa Pecci Leone XIII per la formazione dei sacerdoti.
Nel 1930, poi, viene costruito il convitto “Principe di Piemonte”, per i figli maschi dei dipendenti degli enti locali, che incorpora la magnifica chiesa di San Pietro in Vineis.
Anagni ospita il Centro Studi del Lazio Meridionale. Ogni anno si svolge un importante ‘Festival del teatro medievale e rinascimentale’ nei luoghi simbolo della città e la Cattedrale con la stupefacente Cripta sono su tutti i libri di storia dell’arte e attirano turisti da tutto il mondo.
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