

Atina è un borgo medioevale su una collina che domina la Valle di Comino. La leggenda la vuole fondata da Saturno nella mitica età dell'oro, insieme ad altre 5 Città del Lazio che cominciano con la lettera A. E’ stata una città Volsca lungo la strada che unisce Sora a Cassino. E’ menzionata nell’Eneide di Virgilio.
Nel IV secolo AC è tra le città della Lega Sannitica contro Roma. Aveva una certa importanza anche per la vicinanza alle miniere di ferro del monte Meta. Conquistata dai Romani, venne inserita nella tribù Teretina e divenne prefettura e poi municipio. Cicerone la definisce "Atina madre di molti uomini illustri, tanto che nessuna città d'Italia può dirsi più ricca".
Distrutta dai Longobardi, fu ricostruita nel 626 ed entrò a far parte dei domini di Montecassino, poi del Ducato di Benevento, della contea di Capua, del regno unificato dai Normanni, del Regno di Napoli e delle Due Sicilie.
Lo sfruttamento delle miniere di ferro del Meta, a cui la storia di Atina e della Valle di Comino, è continuato fino all'epoca moderna. Nel 1774 si ha la costruzione di una ferriera chiusa nel 1799 durante l'occupazione francese. Nel 1852 il governo borbonico iniziò la costruzione di una Ferriera che si fermò con l'occupazione piemontese del 1860.
Atina è famosa per la produzione del vino rosso Atina DOC da uve cabernet, uno dei pochi segni positivi del passaggio di Napoleone.
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