Il 13 giugno, siamo andati nella bellissima aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari per la presentazione del programma 2023-2028 sul Turismo di Ritorno. L’incontro è stato organizzato da Rete Destinazione Sud (https://www.retedestinazionesud.it) che con il suo presidente Michelangelo Lurgi in questi anni di lavoro è riuscita a coinvolgere le regioni italiane, molti comuni, l’associazione dei comuni, l’associazione delle Pro Loco, centinaia di operatori del territorio oltre a diverse associazioni di italiani all’estero.
Siamo andati anche noi per incontrare gli amici di un cammino ma soprattutto perché il tema del rapporto con gli italiani all’estero e con i loro discendenti ci è molto caro. Vengo da una famiglia che era emigrata ad Aprilia e poi a Colleferro durante la bonifica delle pianure pontine e conosco bene le dinamiche emozionali per averle vissute personalmente.
Conosco le storie dei miei nonni e la relazione che li portava ogni anno a tornare a casa. Ogni viaggio era preparato con cura perché doveva trasmettere l’idea che essere andati via da casa non significava essere dei perdenti. Si compravano le scarpe e i vestiti nuovi, e si partiva con la macchina pulita. Attraversato il fiume Po e arrivati nella pianura veneta iniziavano a scorrere le lagrime e ci si fermava a Rovigo per mangiare subito un panino fatto con il pane locale.
Il mio paese Colleferro è nato da poco più di 80 anni attorno ad una fabbrica di bombe, e tutte le famiglie che erano arrivate a lavorare nello stabilimento avevano lasciato le loro terre e provenivano da ogni parte di Italia. In un certo senso eravamo tutti con radici altrove che cercavamo di creare legami con questa terra che ci aveva accolto e abbiamo vissuto in un ambiente multiculturale.
Non racconto tutto il resto della mia vita, ma oggi siamo arrivati alla 4° generazione e i sentimenti di mia figlia per i luoghi di origine della famiglia sono molto diversi ma ancora vivi. Sono sentimenti che potrebbero essere riaccesi con progetti dinamici (come è il linguaggio dei giovani), esperienziali e interculturali. Progetti che partano dal rispetto e dalla valorizzazione dei sentimenti per arrivare a creare nuovi legami moderni di ‘radici’.
Il tema delle generazioni è stato affrontato da diversi relatori perché è uno dei nodi da affrontare se si vuole arrivare ai giovani. Le recenti elezioni dei Comites all’estero, che hanno avuto una affluenza solo del 4 %, sono un chiaro segnale di come vadano immediatamente immaginati nuovi legami con i discendenti italiani se non si vuole perdere un enorme patrimonio di relazioni e di amore.
E questo è lo spirito che ci aveva portato a costruire il progetto Felicita Back Home (Settefrati si rigenera con i giovani da Canada e USA) per Settefrati lavorando con le comunità americane e canadesi. Ed il nostro messaggio sembra colpire i cuori di chi ci ascolta (in Italia come all’estero) al punto che lunedì abbiamo avuto una bellissima sorpresa.
Abbiamo incontrato tanti splendidi amici come Alfonso Pecoraro Scanio della Fondazione Univerde, il giornalista Pino Aprile, Al Bano (Albano Carrisi e la sua riscoperta di Cellino San Marco)
https://youtu.be/6GyNJbBUjMU
e fra gli oratori intervenuti c’è stata l’Assessore al Turismo e agli Enti Locali della Regione Lazio, Valentina Corrado.
Valentina è una donna energica e molto preparata che sta imprimendo una svolta professionale al turismo nel Lazio e sceglie con cura e professionalità i temi su cui far crescere il turismo nella nostra regione. Anche lei conosce alcune dinamiche emozionali dell’emigrazione per averle provate sulla sua pelle e eravamo già incontrate in eventi sul turismo delle radici (Il turismo della nostalgia fra le azioni chiave della Regione Lazio con l'Assessore Corrado) dove avevamo illustrato il nostro progetto Felicita Back Home. Forse la nostra novità è anche che ci siamo presentati sempre come una squadra di professionisti da varie parti del mondo ma anche di amici che vogliono mettere a disposizione le proprie competenze per far rinascere i nostri territori.
Fra le best practice individuate dalla Regione Lazio, l’assessore ha nominato il nostro progetto Felicita Back Home come esempio di collaborazione intergenerazionale! Questo ci ha riempito di orgoglio e ci sempre più venire voglia di mettere le gambe all’idea per farla comminare e diventare reale, per essere un vero esempio per tutti i piccoli borghi italiani.
https://youtu.be/4EqVJoI4TAM
Voglio ringraziare tutto il gruppo che ha preso parte al progetto, e con cui siamo sempre in contatto nella nostra chat, a partire dal dirompente sindaco Riccardo Frattaroli per arrivare a Tony Malizia, Cesidio Di Ciacca, Davide del Prete, Caroline di Cocco, Diego Collareda, Enrico Rossi, Enzo Borrelli, Gianni Lattanzio, Maria Pia, Salvo Bendici, Roberta Centonze e mi scuso con tutti gli altri che non ho menzionato.
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