Marino è una splendida città dei Castelli Romani lungo la Via Appia e a solo 15 minuti dalla capitale. La sua storia inizia ancora prima di quella di Roma e sul suo territorio
Si trovavano tre città della Lega Latina: Bovillae (oggi Frattocchie), Mugilla (oggi Santa Maria delle Mole) e Ferentum (Marino).
Nel periodo romano, Marino compare fra le città fortificate da Silla con il nome di Castrimoeniun e sin dalla tarda epoca repubblicana è stata nota come un’area di grandi ville patrizie. In una cantina del centro storico è stato ritrovato un Mitreo totalmente affrescato dedicato all’antico culto romano del Dio Mitra. Molte delle pietre di peperino con cui è stata costruita Roma provengono dalle cave di Marino che ancora oggi rappresentano un esempio di ingegneria antica.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, ha subito ogni tipo di incursione e nell'846 fu distrutta dai saraceni. Gli abitanti si rifugiarono sulle alture interne, nell'antico castello che intorno al Mille prese il nome di Marino.
Dal 1090 fu sotto il dominio dei Conti di Tuscolo e in seguito divenne un feudo dei Frangipane. Nel 1230 la castellana Jacopa de' Settesoli, vedova di un Frangipane, era una devota amica di San Francesco.
Dal 1266 il castello passò agli Orsini. Nel 1272 San Bonaventura, Vescovo di Albano, fondò la prima confraternita d'Italia durante una visita alla chiesa di Santa Lucia. San Bonaventura era solito pregare nei pressi di una immagine della Madonna attorno alla quale venne costruito il Santuario della Madonna dell’Acquasanta scavandolo nella roccia nei pressi di una sorgente. Il suo nome deriva dalle proprietà delle acque che veniva credute miracolose.
Nel 1419 i Colonna acquistarono il feudo di Marino da Cristoforo Caetani per 12.000 fiorini d'oro e vi rimasero come proprietari fino al 1914, dopo aver restituito il feudo alla chiesa nel 1816.
Ma la storia di Marino è ricca di episodi importanti: nel 1494 fu tenuto in ostaggio Cesare Borgia e l'anno seguente vi sostò il Re di Francia Carlo VIII durante la sua spedizione contro Napoli.
Il momento di massimo splendore si ebbe quando Papa Pio V diede l'incarico diplomatico a Marcantonio Colonna, signore di Marino, di promuovere una lega santa contro i Turchi e gli affidò il comando della flotta pontificia.
La guerra si concluse il 7 ottobre 1571 a Lepanto con la vittoria e a Marcantonio Colonna fu tributato un trionfo degno di un antico condottiero romano.
Ai Colonna si deve la sistemazione di Marino e la trasformazione del castello in un palazzo signorile progettato dall’architetto Antonio da Sangallo (oggi sede comunale) e della imponente Basilica di San Barnaba.
Oltre ad altre ville realizzate dai Colonna, come Villa Colonna Bevilacqua a Castagnano e Villa "La Sirena" alle Frattocchie, il simbolo di Marino è forse rappresentato dalla Fontana dei Quattro Mori che venne realizzata proprio per celebrare la vittoria sui Turchi a Lepanto.
Marino è stata bombardata dagli alleati nel corso dell'ultimo conflitto e sono state distrutte molte opere d'arte ma oggi nei suoi vicoli si rivive lo spirito dei Castelli Romani.
Da non perdere il suo vino DOC e la famosa Sagra dell’Uva in cui il vino esce dalla Fontana dei Quattro Mori sin dal 4 ottobre 1925. La festa di Marino è talmente parte della cultura romana che è celebrata in alcune delle tradizionali canzoni in romanesco.
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